«Un convegno che ha toccato un argomento importante: il volontariato; gli infiniti bisogni della società trovano risposte grazie all'impegno di tante persone che si dedicano al mondo della solidarietà e che mettono a disposizione il proprio tempo gratuitamente». Con queste parole il padrone di casa Federico Dalla Pria, presidente del gruppo giovani Mararagnole, a sua volta impegnato nel volontariato nell'aiutare la piccola Mia, bimba affetta da una malattia rara con l'associazione “Insieme per Mia”, ha presentato l'altra sera davanti a una platea di oltre 350 persone la tavola rotonda “Perché lo facciamo? Insieme per la solidarietà” che si è svolta nella struttura della Festa della birra. «Per noi – ha continuato - questo è un anno molto importante in quanto festeggiamo i 25 anni del nostro gruppo, 25 anni di gioie e anche di difficoltà, ma soprattutto tanta soddisfazione nel fare per gli altri. Questo evento inserito all'interno della nostra festa che riunisce tutte le associazioni ci porta a riflettere su quello che facciamo e soprattutto sul perché». Alla conferenza hanno partecipato 6 rappresentanti delle associazioni del territorio, ospiti che sono stati moderati dal giornalista Claudio Tessarolo. Erano presenti: don Dante Carraro, direttore Cuamm Medici con l'Africa; il dottor Ugo Baciliero, primario del reparto di chirurgia Maxillo Facciale dell'ospedale San Bortolo di Vicenza; Maria Gilda Pisan, presidente Acli; Michele Casa, coordinatore del gruppo giovani Matogrosso Breganze, Maragnole e Sandrigo; don Giovanni Sandonà, attuale parroco di Sandrigo ed ex direttore della Caritas Diocesana Vicentina e don Beppe Gobbo, fondatore della Cooperativa sciale Onlus Radicà. «Oltre 350 persone hanno ascoltato con attenzione i sei relatori che hanno dato una visione del volontariato a 360 gradi informando le persone su quanto bisogno c'è di fare volontariato – ha commentato Lucia Faresin, una delle organizzatrici della serata -. E Breganze è stato il luogo ideale per ospitare una tavola rotonda su questo argomento, paese con le sue 85 associazioni di volontariato e 5 mila persone che ne gravitano attorno». Soddisfatto l'assessore all'associazionismo e ai servizi sociali Francesco Faresin che ora si auspica «che ci sia un seguito concreto a questo convegno nel nostro paese, perché questa esperienza deve servire da base per lavorare insieme e pianificare le linee guida per il nostro futuro». «Per la nostra Amministrazione – ha proseguito - il patrimonio delle associazioni è importante, quindi guardiamo con entusiasmo ad ogni iniziativa che parli di volontariato, come il convegno dell'altra sera». • © RIPRODUZIONE RISERVATA