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Sandrigo

Troppe irregolarità: farmacia sospesa dopo il blitz dei Nas

La perquisizione da parte dei carabinieri dei Nas alla farmacia, avvenuta lo scorso gennaio (FOTO CISCATO)
La perquisizione da parte dei carabinieri dei Nas alla farmacia, avvenuta lo scorso gennaio (FOTO CISCATO)
La perquisizione da parte dei carabinieri dei Nas alla farmacia, avvenuta lo scorso gennaio (FOTO CISCATO)
La perquisizione da parte dei carabinieri dei Nas alla farmacia, avvenuta lo scorso gennaio (FOTO CISCATO)

Un'ordinanza di chiusura della farmacia al Duomo per quattro settimane. A deliberare il provvedimento è stato il direttore generale dell'Ulss 8 Berica, Maria Giuseppina Bonavina, su proposta dell'unità operativa complessa Assistenza Farmaceutica Territoriale dell'azienda sanitaria vicentina, imponendo la sospensione dell'esercizio del centro di Sandrigo dal nove febbraio fino all'otto marzo compresi. Una sospensione che però, a detta del legale della farmacia, è stata bloccata dal Tar proprio ieri. «Posso confermare - afferma l'avvocato Giulio Manfredini - che il Presidente della terza sezione del Tar Veneto con decreto di questo pomeriggio (ieri per chi legge) ha accolto in via cautelare la nostra istanza di sospensione dell'efficacia del provvedimento della Ulss 8 fissando una successiva udienza per la trattazione collegiale del ricorso. Alla luce di tale provvedimento cautelare la farmacia potrà riaprire».

La disposizione dell'Ulss era stata attuata ad inizio mese, conseguenza dell'ispezione effettuata a gennaio dai Nas di Padova nell'attività di piazza Vittorio Emanuele II, gestita dal dottor Francesco Corain. Come indicato nella delibera dell'Ulss i carabinieri nella loro perquisizione avrebbero rilevato delle irregolarità. Ovvero: "sono state rinvenute in un locale esterno alla farmacia 98 confezioni di farmaci prive di fustella, oltre a prodotti omeopatici, integratori alimentari, sostanze per preparazioni galeniche, cosmetici, bombole d'ossigeno, tutte in corso di validità, appoggiate direttamente a terra, ricoperte di polvere" e, all'interno della farmacia, "altre 45 confezioni di farmaci defustellate".Oltre a ciò "non sono state scaricate nel registro di carico-scarico degli stupefacenti, entro le 48 ore previste, 3 confezioni di Gardenale (un barbiturico, ndr) e, a seguito della chiusura del registro a fine anno 2021, i farmaci in giacenza non sono stati caricati sul nuovo registro", si legge nel documento. "È stato rilevato disordine diffuso all'interno della farmacia, con presenza di scatoloni contenenti farmaci appoggiati direttamente sulla pavimentazione e cartoni vuoti".

Prosegue il provvedimento: "Non sono state compilate le schede di aggiornamento della formazione del personale dipendente, come invece imposto dal piano Haccp. Sono stati accantonati in un sottoportico adiacente alla farmacia rifiuti urbani e sanitari". I Nas avrebbero inoltre rilevato che nell'attività del centro sandricense "non sono state ottemperate le prescrizioni impartite dall'Autorità Sanitaria nel corso dell'ultima ispezione", effettuata lo scorso aprile e in cui era stato richiesto di "produrre una planimetria dei locali aggiornata in quanto i locali e le destinazioni d'uso non erano conformi alla planimetria depositata presso il Servizio Farmaceutico, installare un termometro e di rilevare la temperatura nel locale dove vengono consegnati i farmaci a farmacia chiusa, provvedere alla registrazione delle pulizie dei locali, rimuovere gli scatoloni depositati direttamente a terra e prevederne un corretto stoccaggio", oltre a "sospendere le attività di autodiagnostica e tutte le attività correlate alla farmacia dei servizi, in attesa della predisposizione di locali idonei" e "praticare una più attenta gestione tecnica e amministrativa della farmacia". Nel verbale dell'ispezione, considerato il particolare periodo di emergenza sanitaria, non erano stati indicati termini entro cui eseguire le disposizioni. "Alla luce di quanto accertato, il Nucleo Antisofisticazione e Sanità ha deferito all'autorità giudiziaria la farmacia e la stessa verrà sanzionata", è evidenziato nella premessa alla deliberazione.

Quindi la richiesta di provvedimenti. "Inoltre, atteso che il dottor Corain Francesco ha condotto la farmacia con reiterata o abituale negligenza e irregolarità, ha proposto all'Ulss l'emissione di un provvedimento di sospensione dell'attività". Una richiesta valutata dall'azienda sanitaria che ha disposto la chiusura "in via cautelare, a tutela della salute pubblica" della farmacia al Duomo "in modo da garantire un tempo ritenuto congruo per sanare le criticità". L'Ulss 8 Berica, infine, "si è riservata di porre in atto ogni altra azione conseguente le irregolarità rilevate", "incluso il recupero delle somme dei farmaci oggetto di sequestro da parte dei Nas". Ora, alla luce di quanto deliberato dal Tar, la farmacia riapre ma il caso non è chiuso e bisognerà attendere una successiva udienza collegiale.

 

Marco Billo

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