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Travolto da un’auto, muore ciclista di 56 anni

La scena dell’incidente con in primo piano la bicicletta dello sfortunato ciclista thieneseGiuseppe Dal Santo, la vittima dell’incidente di ieri
La scena dell’incidente con in primo piano la bicicletta dello sfortunato ciclista thieneseGiuseppe Dal Santo, la vittima dell’incidente di ieri
La scena dell’incidente con in primo piano la bicicletta dello sfortunato ciclista thieneseGiuseppe Dal Santo, la vittima dell’incidente di ieri
La scena dell’incidente con in primo piano la bicicletta dello sfortunato ciclista thieneseGiuseppe Dal Santo, la vittima dell’incidente di ieri

Ha perso il controllo della sua auto, sbandando a destra e poi, riportandosi sulla propria sinistra è finito contro un ciclista thienese che stava sopraggiungendo dalla direzione opposta, da Bessica verso Rossano Veneto. Drammatico lo scontro. A causa dell’investimento della Fiat 500 condotta da un trentenne trevigiano, il vicentino è stato sbalzato violentemente dalla sua bicicletta ed è finito contro l’insegna di una ditta di ferro battuto a parecchi metri dal punto d’impatto. A perdere la vita un thienese, Giuseppe Dal Santo, conosciuto da tutti come Giorgio, il suo secondo nome. Aveva 56 anni, e risiedeva con la sua famiglia, la moglie Miriam e i due figli Daniele e Davide, in via Prà Novei al numero 9. La disgrazia è avvenuta ieri mattina intorno alle 10, in via Marangona in località Bessica nel comune di Loria, nel Trevigiano. Il personale medico del Suem 118, che ha fatto di tutto per cercare di rianimare Dal Santo, ad un certo punto ha dovuto arrendersi e non ha potuto far altro che dichiarare il decesso del thienese. Per il recupero del ciclista sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco di Castelfranco Veneto, mentre i rilievi del sinistro sono spettati alla polstrada di Treviso. Sono stati i carabinieri di Thiene ad avvisare la moglie Miriam e il figlio minore Davide, mentre il maggiore Daniele si trovava a Padova dove frequenta l'università. Avvisato dalla madre, il giovane ha subito preso un treno per tornare a casa e stare vicino alla mamma e al fratello. «Tutta la famiglia è distrutta dal dolore di questa scomparsa improvvisa – racconta con la voce spezzata Maurizio Dal Santo, cugino del defunto -. Appena saputo dell'incidente mortale, Oreste, il fratello di Giuseppe ha trovato la forza per mettersi in macchina e raggiungere l'obitorio di Castelfranco Veneto dove è stata portata la salma di mio cugino. Sono talmente sconvolto dalla notizia che non trovo neppure le parole per raccontare chi era il nostro Giorgio. Posso solo dire che era una persona semplice e molto riservata che amava dedicarsi a ciò che amava, la famiglia in primis, i figli erano il suo grande orgoglio, il lavoro, era un perito elettrotecnico, e le sue due grandi passioni: la bicicletta e l'apicoltura». Al momento dell'incidente Giuseppe dal Santo era da solo e il primo a soccorrerlo è stato l’automobilista. «Strano che Giuseppe fosse da solo perché condivideva la passione per la bicicletta con il figlio maggiore e quasi tutte le domeniche andavano via insieme e macinavano tanti chilometri – continua Maurizio Dal Santo -. Ieri, invece, era da solo perché Daniele era rimasto a Padova per i suoi studi universitari». Giuseppe dal Santo aveva un pezzetto di terra e da qualche anno si era appassionato anche all'apicoltura. Sul fronte giudiziario il magistrato ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale e iscritto nel registro degli indagati l’automobilista investitore. Da questo dipenderà anche il via libera al trasferimento della salma all'ospedale Alto Vicentino di Santorso in modo che la famiglia possa definire il giorno dei funerali di Giuseppe. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Maso

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