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Tenta il colpo, è messo in fuga

Tentata rapina all’erboristeria Bellezza della Salute. FOTO DALL’IGNAIl tenente dei carabinieri Maggio
Tentata rapina all’erboristeria Bellezza della Salute. FOTO DALL’IGNAIl tenente dei carabinieri Maggio
Tentata rapina all’erboristeria Bellezza della Salute. FOTO DALL’IGNAIl tenente dei carabinieri Maggio
Tentata rapina all’erboristeria Bellezza della Salute. FOTO DALL’IGNAIl tenente dei carabinieri Maggio

Forse pensava di riuscire a mettere a segno un colpo sicuro, soldi facili ottenuti in pochi minuti sotto la minaccia di un semplice taglierino. Il malvivente che lunedì sera ha tentato di rapinare l'erboristeria “Bellezza della Salute” di Zanè non ha però fatto bene i suoi calcoli. È infatti bastato sentire le urla di una collega del titolare dell'attività e il rumore di porte sbattute per farlo scappare a gambe levate in sella alla bicicletta con cui era giunto davanti alla vetrina al civico 76 di via San Pio X. LA TESTIMONIANZA. Nonostante non siano stati rubati soldi o oggetti di valore, per Fabio Cornale, proprietario dell'erboristeria, quella vissuta l'altro giorno è stata un'esperienza da dimenticare. «Erano circa le 18.40 quando ho notato un signore sulla sessantina che si è avvicinato in bici alla vetrina del mio negozio», racconta. «Ha dato un'occhiata dentro e, vedendomi solo, si è celato il volto con una bandana o uno scaldacollo, lasciando gli occhi scoperti. Dopo aver varcato la soglia del mio negozio ha estratto la lama da un taglierino per poi puntarmela contro. Mi ha ordinato di dargli tutti i soldi che avevo in cassa. Io ho risposto che non glieli avrei consegnati». Alla prima intimidazione, non essendo stata efficace, è seguita una seconda minaccia: l'uomo si è spostato dietro al bancone per avvicinarsi al titolare brandendo la lama e ha ripetuto la richiesta. LA REAZIONE. «L'ho spinto a una spalla e gli ho risposto nuovamente che non gli avrei dato i soldi. In una stanza adiacente fortunatamente stava lavorando una mia collaboratrice osteopata: quando si è resa conto di ciò che stava accadendo ha iniziato a urlare e a sbattere le porte». Il rumore ha spaventato il rapinatore che, preso alla sprovvista, ha deciso di rinunciare ai soldi per mettersi in fuga in sella alla sua bici. L'IDENTIKIT. «Non l'avevo mai visto prima di lunedì: nonostante girasse in bicicletta, secondo me non era una persona della zona», evidenzia Cornale. «Aveva un accento del Sud Italia, era alto circa 1 metro e 65 centimetri, di corporatura minuta. Me lo sono trovato dentro in negozio in una frazione di secondo e ho preso un gran spavento: in quei frangenti avevo lo sguardo bloccato sulla lama del taglierino. Avevo paura che mi ferisse. Fortunatamente la mia collaboratrice si è resa conto della situazione e lo ha fatto scappare». Immediato l'allarme al 112 con i carabinieri della Compagnia di Thiene che hanno subito avviato una caccia all'uomo. Per il momento il responsabile dell'accaduto non è stato individuato o identificato. «È la prima volta in sette anni che mi capita una cosa del genere: la mia attività si trova in una zona residenziale molto tranquilla. Non mi sarei mai aspettato che qualcuno tentasse di rapinarmi in pieno giorno», conclude Cornale. «All'inizio non ho nemmeno capito cosa stesse accadendo: solo quando si è allontanato ho realizzato il rischio che ho corso». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Billo

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