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Tegola sullo scuolabus, la Corte triplica i costi

Studenti vanno a scuola con il pulmino, parzialmente sostenuto dal Comune. ARCHIVIOUn’esperienza di carpooling, che debutterà a settembre a Sandrigo
Studenti vanno a scuola con il pulmino, parzialmente sostenuto dal Comune. ARCHIVIOUn’esperienza di carpooling, che debutterà a settembre a Sandrigo
Studenti vanno a scuola con il pulmino, parzialmente sostenuto dal Comune. ARCHIVIOUn’esperienza di carpooling, che debutterà a settembre a Sandrigo
Studenti vanno a scuola con il pulmino, parzialmente sostenuto dal Comune. ARCHIVIOUn’esperienza di carpooling, che debutterà a settembre a Sandrigo

La spesa per il trasporto scolastico rischia di dover essere completamente a carico dalle famiglie, fino a triplicare i costi, e i sindaci dell’Alto Vicentino sono sul piede di guerra. Così, se c’è chi discute mozioni in giunta e prepara, insieme ad Anci, lettere da mandare alla Regione e al Governo, c’è anche chi ha messo le mani avanti facendo diventare il trasporto scolastico un servizio sociale. C’è poi chi ha trovato un accordo con il servizio di linea Svt e chi ha scelto di togliere il pulmino per partire con sperimentare il carpooling, con l’utilizzo di una sola auto per portare a scuola 4-5 alunni. I modi di risolvere il problema, dunque, sono molti, ma la risposta è univoca: contrastare questo allarme partito con un recente principio enunciato dalla Corte dei Conti del Piemonte, secondo la quale lo scuolabus per elementari e medie non è un servizio a domanda individuale e perciò deve essere interamente coperto dalle famiglie senza l’aiuto dei Comuni, come è sempre stato finora. Uno dei primi sindaci ad aver espresso preoccupazione per questa ipotesi è stato Luca Cortese di Sarcedo dove ci sono 65 alunni, tra elementari e medie, che fino allo scorso giugno sono andati a scuola col pulmino. Ragazzi e ragazze per i quali, mediamente, ciascuna famiglia ha pagato sui 300 euro e che a settembre potrebbero pagarne più del triplo. «Siamo molto preoccupati - commenta Cortese, che ha già portato in giunta la questione -. Il servizio annuo costa sui 70 mila euro. Se ci allineiamo a quanto deliberato dalla Corte dei Conti dovremmo farli pagare tutti ai genitori. Bisogna che il Governo modifichi quanto interpretato dai magistrati contabili, inserendo il trasporto scolastico a “tariffa individuale”, permettendo a noi Comuni di aiutare le famiglie che hanno necessità di usufruire del pulmino». A Calvene la scelta del sindaco Andrea Pasin e della sua Giunta è stata quella di appaltare il trasporto scolastico a una ditta esterna, rivolgendosi al servizio di linea, evitando così ogni problema. Situazione che già da tre anni è stata adottata a Thiene per i quartieri più distanti di Rozzampia e Santo-Lampertico. «Per i ragazzi delle medie prosegue la convenzione con i servizi di linea – spiega il sindaco Gianni Casarotto -. Per gli alunni delle elementari il trasporto pubblico invece non c’è ma anche noi come Comune appoggiamo la richiesta dell’Anci affinché il trasporto scolastico venga considerato a tutti gli effetti un servizio a domanda individuale». La mozione dell’Anci verrà portata in giunta in tutti i paesi del comprensorio e anche a Caldogno «Perché vogliamo continuare a dare un aiuto alle famiglie – spiega il sindaco Nicola Ferronato -. Il trasporto scolastico l’anno scorso ci è costato 110 mila euro coperto per oltre il 50 per cento dal Comune, con 65 mila euro nostri e i restati 45 mila euro pagati dalle famiglie. Bisogna fare massa critica tra le Amministrazioni e discutere a fondo del problema». Il sindaco di Fara Vicentino Maria Teresa Sperotto, ha fatto, invece, un’altra scelta, ritenuta la più coerente con il significato che ha il trasporto scolastico per molte famiglie. «Cascasse il mondo, il pulmino a Fara e San Giorgio c’è e continuerà ad esserci – assicura -. Si tratta di una spesa importante per il Comune, ma questo non ci interessa. A noi costa 142 mila euro dei quali solo 20 mila (dai 300 ai 400 euro a bimbo) sono coperti dalle famiglie. Per noi non si cambia e proprio per questo abbiamo già spostato il servizio scolastico nei costi sociali, perché è un servizio sociale a tutti gli effetti». Scelta diversa, ma che sta già sollevando delle proteste, a Sandrigo. «Fino a giugno - spiega il sindaco Giuliano Stivan – avevamo il trasporto scolastico. Da settembre sarà sostituito con il servizio di carpooling che verrà usufruito da una cinquantina di ragazzi e porterà grandi benefici alle famiglie che si sono accordate con il Comune. Con il capooling, infatti, in media spenderanno 150 euro l’anno, contro i 450 del pulmino per ogni alunno». A essere colpite dall’interpretazione della Corte dei Conti anche le famiglie di Breganze dove ogni giorno un’ottantina di alunni usufruisce dello scuolabus, pagando una media di 300 euro l’anno. Conto che, se dovesse essere applicato il parere della Corte dei Corti, lieviterebbe a mille euro. E il sindaco Piera Campana fa sapere che, se il trasporto scolastico non dovesse essere considerato un servizio a domanda individuale, verrà attuato un servizio di trasporto municipale in convenzione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Maso

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