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Sviluppo inclusivo Piano anti-barriere

La ghiaia davanti al municipio. FOTOSERVIZIO STELLA CISCATOLa strada che porta alla biblioteca con marciapiedi con ostacoliVita difficile anche nella zona del Bosco, verso la stazione dei bus
La ghiaia davanti al municipio. FOTOSERVIZIO STELLA CISCATOLa strada che porta alla biblioteca con marciapiedi con ostacoliVita difficile anche nella zona del Bosco, verso la stazione dei bus
La ghiaia davanti al municipio. FOTOSERVIZIO STELLA CISCATOLa strada che porta alla biblioteca con marciapiedi con ostacoliVita difficile anche nella zona del Bosco, verso la stazione dei bus
La ghiaia davanti al municipio. FOTOSERVIZIO STELLA CISCATOLa strada che porta alla biblioteca con marciapiedi con ostacoliVita difficile anche nella zona del Bosco, verso la stazione dei bus

Il Comune di Thiene progetta una città senza barriere, per restituire ai suoi abitanti più deboli il diritto alla mobilità, all’autonomia e alla dignità. E lo fa prendendosi la responsabilità di cambiare le cose, almeno negli edifici e spazi pubblici: ha infatti appena approvato ufficialmente il Peba, il pluriennale Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche dal valore di 430 mila euro. Si tratta di uno strumento indispensabile per migliorare la mobilità sostenibile e dal quale gli uffici comunali trarranno le indicazioni utili per apportare le modifiche necessarie a piazze, marciapiedi, parchi giochi, accessi e strade. «Molti interventi realizzati in questi ultimi anni dal Comune erano tesi a raggiungere questo obiettivo - ha spiegato Andrea Zorzan, assessore ai lavori pubblici, durante la presentazione del Peba -. Su tutti ricordo l’installazione di un ascensore alle elementari San Giovanni Bosco e all’Agenzia delle Entrate; ora questo piano per lo sviluppo inclusivo della città ci farà fare un passo in avanti perché, oltre a guidarci nei prossimi interventi con razionalità, ci consentirà di partecipare a bandi nazionali ed europei, e reperire così le risorse necessarie a rendere la città più accessibile». Sono ancora numerosi infatti i punti critici di Thiene, come rivelato dallo studio eseguito dai tecnici Aldo Scarpa e Murielle Drouille i quali hanno verificato l’accessibilità per i cittadini con disabilità motorie, sensoriali e cognitive di 33 edifici pubblici, 13 piazze, 17 aree verdi e circa 27 chilometri di strade urbane. Tra questi figurano la zona della stazione Fs (qui in realtà il piano di riqualificazione di piazza Matteotti prevede già l’abbattimento delle barriere architettoniche), l’area del Bosco dei Preti dal lato della stazione delle corriere, il quartiere di Ca’ Pajella, i marciapiedi delle vie Corradini (vicino alla biblioteca), Pastorelle, Del Prete, Kennedy e il borgo di Lampertico. In alcuni casi non è presente l’abbassamento di livello dei marciapiedi in prossimità di strisce pedonali, in altri invece ci sono veri e propri gradini che impediscono l’accesso a strutture pubbliche oppure gli attraversamenti non sono visibili dagli ipovedenti. Ci sono poi alcune situazioni in cui manca la segnaletica per gli accessi riservati alle persone in carrozzina: è il caso del Duomo dove la rampa si trova di lato e non è immediatamente visibile e del municipio dove invece è nascosta dalla siepe e per arrivarci bisogna attraversare il piazzale di ghiaino. Molti in realtà sono gli interventi che il Comune può eseguire a basso costo per migliorare la vita alle persone con disabilità ovvero creando zone con un limite di 30km/h o inserendo una pavimentazione tattile in prossimità delle strisce. Il piano, per il quale il Comune ha ottenuto un contributo regionale di 15 mila euro, è stato appena approvato dal consiglio comunale che di fatto ha impegnato l’Amministrazione ad accantonare annualmente le somma per finanziare e realizzare, di anno in anno, i lavori necessari all’eliminazione delle barriere architettoniche rilevate. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

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