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Sul social insulta l’Arma Denuncia per vilipendio

La stazione dei carabinieri di Arsiero teatro dell’episodio. ARCHIVIO
La stazione dei carabinieri di Arsiero teatro dell’episodio. ARCHIVIO
La stazione dei carabinieri di Arsiero teatro dell’episodio. ARCHIVIO
La stazione dei carabinieri di Arsiero teatro dell’episodio. ARCHIVIO

Esce dalla caserma dei carabinieri di Arsiero e li insulta su Instagram, si becca una denuncia per vilipendio. Non ha nemmeno fatto in tempo a tornare a casa dopo i controlli a cui era stato sottoposto insieme ad un suo amico a causa di pochi grammi di droga, che ha sentito sulla spalla la mano dei militari dell'Arma della compagnia di Schio del capitano Jacopo Mattone che lo richiamavano all'ordine, riportandolo negli uffici della stazione. IL FUMO. È finito nei guai un ragazzo thienese di 17 anni, N.R.J. le iniziali, che poche ore prima, assieme all'amico A.E.E, anch'egli thienese ma di un anno più vecchio, erano stati controllati in piazza IV novembre a Velo D'Astico. La presenza di quei due ragazzi “estranei” e che avevano un atteggiamento particolare aveva insospettito gli uomini della stazione arsierese impegnati in un controllo di routine. Senza perdere molto tempo, i carabinieri hanno deciso di capire cosa ci facessero i due thienesi in quella zona. Il controllo ha consentito ai militari di verificare che i ragazzi fossero in possesso di poco più di mezzo grammo di marijuana e dello stesso quantitativo di hashish, rispettivamente 0,55 e 0,54 grammi per la precisione. Per togliersi ogni dubbio dopo questo primo accertamento, i carabinieri hanno valutato che sarebbe stato il caso di estendere le verifiche pure all'abitazione del 17enne. Lì, sono stati trovati altri 0,7 grammi di hashish. I due giovani sono stati quindi segnalati alla prefettura di Vicenza come assuntori di sostanze stupefacenti Un'azione di dissuasione che è diventata uno strumento consueto nel contrasto dei militari alla diffusione delle droghe, specialmente in quest'ultimo periodo con un vero e proprio giro di vite sul tema messo in atto delle pattuglie della compagnia di Schio. La questione, però, non è finita qui. INSULTI. La vicenda, che poteva concludersi con qualche rimprovero da parte delle rispettive famiglie, non si è risolta con la segnalazione perché al più giovane tra i due controllati questo faccia a faccia con i militari dell'Arma non è andato giù. Il ragazzo, però, non ha espresso questo suo disappunto confrontandosi direttamente con i carabinieri ma ha invece ben pensato di accendere il proprio smartphone, accedere al popolare social network Instagram ed insultare l'Arma con una serie di “stories” dedicate alla divisa. Il tutto a pochi metri dalla caserma. Il giovane non aveva fatto i conti con un altro aspetto fondamentale, e cioè che tra le indagini che le forze dell'ordine mettono in campo c'è anche il setaccio ai profili social. La classica frase che viene ribadita soprattutto ai più piccoli frequentatori del web e cioè “quello che fate sulla rete vale tanto quello che fate nella vita vera” ha trovato la sua rappresentazione: la serie di insulti ai carabinieri, infatti, è stata immediatamente punita con una denuncia a piede libero per vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Karl Zilliken

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