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Stroncata in bicicletta lascia in dono una pista

Manuela PerucchiAl centro la vittima col sindaco di Carrè al battesimo della pista. MA.BI.
Manuela PerucchiAl centro la vittima col sindaco di Carrè al battesimo della pista. MA.BI.
Manuela PerucchiAl centro la vittima col sindaco di Carrè al battesimo della pista. MA.BI.
Manuela PerucchiAl centro la vittima col sindaco di Carrè al battesimo della pista. MA.BI.

«Mia sorella stava bene, non sappiamo cosa possa essere successo e nemmeno quando verrà effettuata l'autopsia». A dichiararlo è Serafino Perucchi, fratello di Manuela, la ciclista di 50 anni che sabato mattina è deceduta per un arresto cardiocircolatorio mentre stava affrontando la strada di passo Xomo a Posina. La donna, residente da meno di dieci anni al civico 15 di via del Costo a Zanè, era molto conosciuta nel suo paese d’origine, Carrè. «Era solare e allegra, con una gran passione per la bici», la ricorda il fratello. «Lavorava come impiegata nel servizio di prenotazione all'ospedale di Vicenza. Ora la salma si trova nel nosocomio di Santorso in attesa degli accertamenti medici». Oltre a Serafino, Manuela ha lasciato la sorella Sonia e il fratello Antonio. «Una famiglia che, in silenzio e con riserbo, ha reso possibile la realizzazione del percorso pedonale che collega la biblioteca a via Castelletto inaugurato la scorsa settimana a Carrè», spiega il vicesindaco carradiense Valentina Maculan. «Hanno donato al Comune una porzione di terreno di loro proprietà per la creazione del tratto protetto che ora permette a pedoni, ma anche alle carrozzine, di raggiungere in sicurezza il centro Caradium di via Monte Ortigara. Alla cerimonia del taglio del nastro del percorso pedonale, come testimonia la fotografia che pubblichiamo qui sopra, era presente anche Manuela (in piedi al centro nella foto) con i suoi fratelli: l'amministrazione comunale si stringe attorno alla famiglia Perucchi in questo difficile momento». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

MA.BI.

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