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«Servono dipendenti più flessibili»

Un momento del convegno sul mercato del lavoro e le professioni di domani. FOTO STELLA CISCATO
Un momento del convegno sul mercato del lavoro e le professioni di domani. FOTO STELLA CISCATO
Un momento del convegno sul mercato del lavoro e le professioni di domani. FOTO STELLA CISCATO
Un momento del convegno sul mercato del lavoro e le professioni di domani. FOTO STELLA CISCATO

La buona notizia è che il mercato del lavoro locale e provinciale finalmente sta recuperando i posti persi durante la crisi, soprattutto nei settori del commercio e dei servizi. La cattiva è che molte aziende faticano a trovare, e quindi ad assumere, figure professionali dotate di competenze trasversali quali flessibilità, passione e dinamismo, oltre ad un buon livello di inglese. Questo il quadro emerso durante il convegno proposto da Adecco Italia in collaborazione con le ditte Agco spa e Brazzale spa, e il patrocinio del Comune: un incontro pubblico rivolto ai giovani con l’obiettivo di evidenziare l’importanza che ricoprono per le aziende le competenze tecniche trasversali dei loro dipendenti, quelle che non si imparano a scuola o all’università ma che fanno la differenza al momento dell’assunzione. Secondo i dati forniti da Alberto Samperi, assessore al commercio, e registrati dalla Camera di Commercio «Thiene è al quarto posto in Provincia per il numero di imprese, dalle grandi ditte ai piccoli professionisti: al 31 dicembre 2017 erano 3.500 con una crescita del 2%, mentre il numero di addetti ha toccato quota 12 mila con un incremento del 6%». Manuela Colapietro, candidate manager di Adecco Italia, ha fornito un’interessante analisi sulla distribuzione delle assunzioni nel mercato del lavoro vicentino: «Nel 2017 il 39% delle assunzioni è avvenuto nell’industria ( -4% rispetto al biennio 2014/2016) il 15% nel turismo, il 24 % nei servizi e il 17% nel commercio (+3% rispetto al biennio 2014/2016). Se analizziamo le assunzioni dal punto di vista del titolo di studio, l’anno scorso il 37% dei lavoratori aveva il diploma superiore, il 28% la qualifica professionale, il 10% il titolo universitario e il 25% la scuola dell’obbligo. In generale, in Provincia si registra un forte trend di crescita per gli operai specializzati e i conduttori di impianti, le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi». Ma quali sono le competenze ritenute fondamentali dalle aziende che assumono? Secondo Gianfranco Penta, direttore personale Agco Spa di Breganze, mobilità e flessibilità. «Nel 2017 abbiamo assunto 36 persone e altrettanto ne inseriremo quest’anno, ma ammetto che abbiamo riscontrato davvero grandi difficoltà nella fase di reclutamento, e non per una questione di carenze tecniche perché quelle l’azienda è disposta a colmarle con un periodo di formazione interno. Il vero problema è la mancanza di interesse: molti candidati ci hanno risposto di non essere disponibili a spostamenti e trasferte, mentre altri ci hanno fatto preventivamente presente che non avrebbero fatto straordinari». «Le figure che cerchiamo maggiormente sono quelle legate all’area amministrativa, al marketing e allo sviluppo commerciale - ha aggiunto Roberto Brazzale, titolare di Brazzale SpA di Zanè - ma anche in questo caso ciò che conta nella ricerca di nuovi dipendenti sono il dinamismo, la flessibilità mentale e la passione: meglio un laureato in filosofia con un punto di vista originale che uno uscito dalla Bocconi fisso sulle sue convinzioni. È indispensabile che conoscano non solo l’inglese ma anche un’altra lingua, preferibilmente il tedesco o meglio ancora il russo, perché l’Europa dell’Est è il futuro. Ai giovani dico di sfruttare le possibilità date dal lavoro interinale non solo perché dà l’opportunità di farsi vedere da più aziende ma anche perché permette di sviluppare le proprie attitudini e di capire ciò che piace». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

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