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Resta grave la donna sbalzata dalla moto

La famiglia di Stefano Azzolin, a  sinistra la madre Ondina
La famiglia di Stefano Azzolin, a sinistra la madre Ondina
La famiglia di Stefano Azzolin, a  sinistra la madre Ondina
La famiglia di Stefano Azzolin, a sinistra la madre Ondina

Mentre si attende che venga fissata la data per effettuare l’autopsia su Stefano Azzolin, il metalmeccanico di 43 anni deceduto lo scorso 14 agosto nell’incidente di Schiavon, nel quale è rimasta gravemente ferita anche la fidanzata Patrizia Gallinaro, padovana di 47 anni, per le famiglie queste sono le ore terribili dell’elaborazione del lutto. Ondina, la mamma del motociclista di Breganze deceduto, che anche nel ferragosto di 25 anni fa aveva perso un primo figlio sempre in un incidente stradale, è costantemente assistita dalla figlia Giulia, dai parenti e da tanti amici che ieri hanno portato tutto il conforto possibile alla pensionata, rimasta vedova lo scorso dicembre, ora completamente affranta dal dolore. La famiglia domani nominerà un legale, che la assisterà nei passaggi legati all’inchiesta per omicidio stradale aperta dalla procura di Vicenza, che ha iscritto sul registro degli indagati Giuseppe Carlotto, artigiano di 63 anni, residente a Schiavon, alla guida della Toyota Raw 4 contro la quale si è schiantata la Ducati sulla quale viaggiava la coppia di fidanzati. Stando alla prima ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Bassano, intervenuti sul luogo dello schianto, la jeep, forse in fase di manovra, avrebbe tagliato la strada alla motocicletta, senza lasciare ad Azzolin alcuna possibilità di evitare l’impatto. Per Patrizia Gallinaro, già sottoposta a due delicatissimi interventi chirurgici, costantemente sedata e tenuta in coma farmacologico, le speranze di ripresa sono ancora appese a un filo, ma sembra ci siano lievi accenni di miglioramento. La figlia Eleonora, il fratellino e l’ex marito non lasciano mai il suo capezzale: «Lunedì la sottoporranno a nuovi esami - racconta Eleonora - poi serviranno altri interventi chirurgici. Non ha mai ripreso conoscenza tranne quei pochi minuti il giorno di ferragosto. Ha chiesto solo di Paolo, sarà durissima dirle la verità, è un bene che sia sedata, non so per quanto riusciremmo a nasconderle la tragedia che l’aspetta. Siamo vicini alla sua famiglia, e a Ondina». La coppia sarebbe dovuta andare a convivere a breve. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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