<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Alto Vicentino

Raffica di furti: donne sole in auto le vittime preferite. Arrestati in due

Continui furti sulle auto in sosta e nelle abitazioni. Un colpo dietro l'altro tra Marano, Zanè, San Vito di Leguzzano e Giavenale fino all'arresto da parte dei carabinieri. 

In manette sono finiti Giosuè Innocenti e Blu Helt, di 23 e 41 anni, di origine sinti. Almeno dieci i furti messi a segno tra aprile e ottobre dello scorso anno.

I militari avevano notato la segnalazione apparsa sulla pagina Facebook "Sei di Marano Vicentino se..." dove alcuni cittadini mettevano in guardia i residenti da una coppia sospetta che si spostava a bordo di un furgone bianco. 

I due andavano in giro soprattutto di pomeriggio per individuare le loro vittime, pedinarle e compiere, in modo fulminea, razzie di ogni genere. 

Sono scattate le indagini ed è stato individuato il Doblò bianco, intestato ad una “testa di legno”. Il veicolo era stato nascosto tra altre auto nella zona industriale, ben lontano dal campo nomadi vicino al Leogra dove i due abitano.

Sono quindi iniziati i pedinamenti. La coppia percorreva le varie zone, parcheggi di supermercati, centri abitati e, una volta adocchiata un’auto, quasi sempre guidata da donne, la seguivano, in attesa che si fermasse e la signora scendesse. Uno rimaneva alla guida mentre l'altro, rapidissimo, apriva l'auto della vittima e rubava la borsa. 

In aprile era stata derubata una giovane che, durante il lockdown, stava facendo consegne a domicilio a per la  pizzeria “Cuore Napoletano” di Marano. Le era stato sottratto l’incasso di circa un migliaio di euro custodito nella cassettina appoggiata sul sedile dell’auto. 

Dopo circa un mese i carabinieri, dopo un difficile pedinamento avevano notato che il furgone si era  allontanato  da una zona boschiva nella zona di Monte Magrè. Nel bosco, nascosta tra la folta vegetazione, c'era  Fiat Abarth 500 nuova che era stata rubata pochi minuti prima vicino alla chiesa di Magrè.  Il proprietario era sceso dall'auto ed era andato al bar lasciando le chiavi all'interno.

Il 30 ottobre era stata presa di mira una cinquantenne di Malo. Era andata al centro diurno per anziani “Brolatti” di Marano Vicentino per dare un passaggio alla suocera che l’attendeva all’ingresso in carrozzina. Aveva notato la sagoma di un giovane che, veloce, si stava allontanando a bordo di un’utilitaria di colore nero della quale riusciva a notare alcune sigle della targa. 

Subito dopo ha scoperto che era sparita la sua borsa, con un bel bottino: ha spiegato infatti che per paura di subire furti in casa quando si spostava portava con sé i gioielli.  Nella borsa, oltre ai monili, c'erano anche sedicimila mila euro in contanti. Un bel bottino per il ladro che questa volta pare abbia agito da solo. 

I due, dopo l'arresto, sono attualmente sottoposti agli arresti domiciliari in un campo nomadi di Fratta Polesine e in un'abitazione a Torrebelvicino. Entrambi già noti alle forze dell'ordine devono rispondere di concorso in furto aggravato e continuato per un danno patrimoniale complessivo di circa 35 mila euro.

 

Suggerimenti