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Pronti al decollo i lavori del fossato anti allagamenti

Alcuni dei garage allagati durante il fortunale che si abbattè su Marano il 14 maggio del 2017. CISCATO
Alcuni dei garage allagati durante il fortunale che si abbattè su Marano il 14 maggio del 2017. CISCATO
Alcuni dei garage allagati durante il fortunale che si abbattè su Marano il 14 maggio del 2017. CISCATO
Alcuni dei garage allagati durante il fortunale che si abbattè su Marano il 14 maggio del 2017. CISCATO

I residenti di via Milano e dintorni dovranno pazientare ancora due mesi e mezzo - sperando che nel frattempo il meteo sia clemente - per poter tirare finalmente un sospiro di sollievo. L'atteso fossato anti allagamenti di Marano, progettato dal Consorzio Alta Pianura Veneta per evitare che ad ogni temporale garage e scantinati finiscano sott'acqua, verrà realizzato in località Zanine a fine gennaio. Fino ad allora, rimarrà vivo nei cittadini il timore che possa ripetersi quanto accaduto il 14 maggio del 2017. In quell'occasione una bufera di acqua e ghiaccio flagellò il territorio comunale e decine di famiglie finirono sott'acqua, con danni stimati in almeno un milione di euro. A fornire un aggiornamento sullo stato dell'opera il sindaco Marco Guzzonato nel corso dell'incontro dal titolo “Emergenza meteo a Marano: problema di tutti, quali soluzioni?” promosso nell’ambito degli eventi pubblici del progetto "Life Beware". «Proprio all’inizio di questa settimana - ha detto il primo cittadino - il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del nuovo “fossato Zanine”, i cui lavori inizieranno entro fine gennaio. L'opera, cofinanziata da Regione e Comune, è possibile grazie alla disponibilità di privati a cedere le aree per la realizzazione del fossato. Gli stessi cittadini, nei prossimi giorni, inizieranno a ricevere gli indennizzi». L'opera, del valore di 110 mila euro di cui 61 mila euro a carico del Comune e 49 mila euro finanziati dalla Regione, prevede la costruzione di un fossato largo 3,5 metri e profondo un metro lungo il tratto sterrato di via Stazione. Il canale permetterà di raccogliere le acque che defluiscono dai campi e di scaricarle in parte nella roggia Santorso e in parte nel rio delle Pietre. È stato eliminato dal progetto il muro anti-allagamenti alto 1,5 metri previsto inizialmente nel tratto comunale di via Milano che presenta un dislivello di circa 10 metri. Uno sbarramento che avrebbe reso necessario predisporre un nuovo accesso ai fondi agricoli dalla vicina via Tessaro, spostando il traffico di mezzi agricoli sulle strette vie Torino e Trento. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall'Igna

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