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Poetessa per caso Ora in mezza Italia fa incetta di premi

Marina Filiputti ha ricevuto la menzione d’onore a Massa. DAL MASO
Marina Filiputti ha ricevuto la menzione d’onore a Massa. DAL MASO
Marina Filiputti ha ricevuto la menzione d’onore a Massa. DAL MASO
Marina Filiputti ha ricevuto la menzione d’onore a Massa. DAL MASO

Ha ricevuto il “Premio Thiene” per la cultura per la sua capacità di scrivere poesie con grazia e sensibilità. È la thienese Marina Filiputti, 65 anni, una vita da fiorista, che, una volta andata in pensione, quattro anni fa, ha deciso di dedicarsi alla sua passione: comporre versi. Mai avrebbe immaginato che in questo breve lasso di tempo avrebbe ottenuto la bellezza di 39 premi in vari concorsi nazionali. «In questi quattro anni ho avuto grandi soddisfazioni – ammette -. Il primo concorso a cui ho partecipato era ad Arezzo. Il tema era l’amore. Con la poesia “Solo per te” dedicata a mio marito sono arrivata seconda. Un risultato inaspettato che mi ha dato la carica per andare avanti. Lì ho capito che non è mai troppo tardi per dedicarsi a una passione, io ho iniziato a 61 anni. Avevo da dire qualcosa, volevo esprimere le mie emozioni e l’ho fatto. Quando scrivo sto bene. Ed è un modo per lasciare alla mia famiglia una parte di me». «Con “Lascia che sia” - prosegue - sono arrivata prima al Premio di Foligno nel giugno 2017 su 340 partecipanti. Solo nel 2018 ho conquistato otto premi, due molto importanti al concorso nazionale di Cuneo perché ho ricevuto la menzione d’onore per la poesia “Maledetta solitudine”, e con la raccolta di dieci poesie “Le vibrazioni dell’anima”sono arrivata terza. È il terzo anno consecutivo che vinco il Concorso provinciale dell’Unione montana marosticense, quest’anno con “Ultima rosa bianca”». Sempre quest’anno, con “Lentamente” ha ricevuto una menzione d’onore al Premio letterario europeo “Massa città fiabesca di mare e di marmo”. «In gara c’erano 900 poesie, presentate da 492 concorrenti – prosegue -. Ma la soddisfazione più grande è stato il fatto di aver partecipato con una poesia dedicata a mio padre Alcide, una figura importante per me, a cui sono stata sempre molto legata e che mi ha insegnato a essere forte e determinata. La poesia racconta il momento del distacco e il messaggio che ho voluto trasmettere è che se senti che la vita ti sta “lentamente” abbandonando, attorno c’è un grande scambio d’amore» Da oggi, per tre giorni consecutivi fino a domenica, Marina Filiputti sarà in Umbria per ritirare tre premi vinti in altrettanti concorsi: a Castiglione sul Lago le consegneranno una segnalazione speciale per la poesia “E adesso...”, al concorso nazionale di Deruta si è classificata quarta con “Tra fronde ombrose” e a Spello ha ottenuto il quinto premio per “Silenzioso amore”. I poeti che Filiputti preferisce sono Alda Merini e Charles Bukowski, rappresentanti di due mondi completamente diversi, che l’hanno sempre emozionata. «Quando compongo dovo essere nel silenzio assoluto e prendo spunto da quello che mi accade e dalle emozioni che vivo. Sono molto pignola, abbozzo uno spunto e poi lo rielaboro, lo approfondisco, curo il dettaglio allo sfinimento: devo sentire la musicalità». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Maso

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