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Pane gettato nella roggia Recuperati due quintali

La consistente quantità di pane gettata nella roggia.  MA.BI.
La consistente quantità di pane gettata nella roggia. MA.BI.
La consistente quantità di pane gettata nella roggia.  MA.BI.
La consistente quantità di pane gettata nella roggia. MA.BI.

Centinaia di panini, filoni e pagnotte gettati in un fosso della campagna montecchiese, apparentemente senza motivo. È rimasto basito il sindaco del paese, Fabrizio Parisotto, quando ieri mattina, dopo essere stato allertato da alcuni residenti, si è recato in via Braglio nella frazione di Levà: al suo arrivo nell’acqua non nuotavano pesci, bensì mantovane, baguette e altre forme di pane. «Ne sono stati buttati nella roggia circa 200 chilogrammi. Ora scatterà una denuncia per inquinamento ambientale, provocato sopratutto dai sacchetti di nylon gettati nel corso d’acqua», dichiara il primo cittadino di Montecchio Precalcino. «Si tratta di un atto doppiamente vergognoso e riprovevole: siamo già esasperati dai rifiuti che continuano a essere abbandonati nei campi e lungo le strade, ma questa azione, con tutte le persone che muoiono di fame nel mondo, mi lascia senza parole. Il pane è una delle poche cose che si può riutilizzare per sfamare qualcuno o, nel caso in cui sia veramente immangiabile, per alimentare gli animali d’allevamento». Stando alle ricostruzioni di Parisotto e degli agenti di polizia locale del consorzio Nordest Vicentino, intervenuti per effettuare i sopralluoghi e avviare le indagini, l'episodio sarebbe avvenuto poco prima delle 7 di ieri, all'incrocio tra via Braglio e via Pradoneghi nella frazione di Levà. Uno o più ignoti avrebbero atteso che lungo la stradina di campagna non transitasse nessuno, per poi scaricare diversi sacchetti colmi di pane nella roggia Cassandra. È stato un residente della zona ad accorgersi delle pagnotte galleggianti. «Un cittadino che è passato alle 6.30 non ha notato nulla e in quel momento nel fosso non c'era una corrente tale da trasportare così tanto peso. Tutto ciò ci porta a pensare che sia stato gettato in quel preciso punto, verso le 7», evidenzia Parisotto. «Quest’atto di inciviltà costerà diverse centinaia di euro al Comune che ha mobilitato il consorzio di bonifica “Alta pianura veneta” e un operaio comunale per il recupero e il successivo smaltimento del pane. Appena verranno individuati gli autori scatterà una sanzione». Gli agenti di polizia locale hanno già avviato le indagini, raccogliendo testimonianze e indizi, nel tentativo di risalire all’identità dei responsabili. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Billo

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