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Nuova vita al capitello danneggiato dai vandali

Foto di gruppo davanti al capitello dopo il restauro. DAL MASO
Foto di gruppo davanti al capitello dopo il restauro. DAL MASO
Foto di gruppo davanti al capitello dopo il restauro. DAL MASO
Foto di gruppo davanti al capitello dopo il restauro. DAL MASO

Una storia a lieto fine che ha dimostrato quanto importante mantenere le tradizioni e avere “cura” di tutto ciò che contraddistinguono una comunità, le sue origini, la sua storia, la sua cultura. Quattro mesi fa il capitello di Sant’Antonio che si trova a Carrè, al confine con Centrale, è stato danneggiato da vandali senza rispetto per la devozione di tanti fedeli. Immediatamente si è creata una rete di solidarietà per ripristinarlo e riportarlo alle sue origini. Grazie all’interessamento del gruppo alpini e dei volontari della parrocchia Santa Maria Assunta, capeggiati da don Alfredo Neri, che negli ultimi mesi si sono rimboccati le maniche, il capitello, segno di dedizione cristiana e di storia, è stato riportato a vita nuova. La settimana scorsa terminati i lavori, realizzati solo con il contributo economico e le “forze” dei volontari, è stata celebrata una messa «che è stata anche la prima da quando esiste il capitello, una sorta di celebrazione di buon augurio per la struttura e per i devoti di Sant'Antonio che a Carrè sono tantissimi» commenta il sindaco Valentina Maculan. «In questi mesi – racconta l’alpino Paolo Costa – a Carrè si è creata una bellissima rete di volontariato per sistemare il capitello, la gente ha risposto con entusiasmo. Il messaggio che abbiamo voluto lanciare era semplice: rispondere alla diseducazione con azioni gentili». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

S.D.M.

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