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THIENE

Nuova sede per il Ser.D, il servizio andrà al Boldrini

Amministratori comunali e dirigenti dell’azienda sanitaria all’inaugurazione del servizio CISCATO
Amministratori comunali e dirigenti dell’azienda sanitaria all’inaugurazione del servizio CISCATO
Amministratori comunali e dirigenti dell’azienda sanitaria all’inaugurazione del servizio CISCATO
Amministratori comunali e dirigenti dell’azienda sanitaria all’inaugurazione del servizio CISCATO

Da ieri mattina il Ser.d del distretto Alto Vicentino, può contare su una sede completamente nuova, ricavata all'interno del centro sanitario polifunzionale Boldrini di Thiene. La struttura è stata inaugurata ieri alla presenza dell'assessore regionale alla sanità e ai servizi socio sanitari Manuela Lanzarin, del direttore generale dell'Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza e del sindaco di Thiene Gianni Casarotto. «Con questa nuova collocazione – sottolinea Carlo Bramezza – andiamo a potenziare un servizio che svolge ogni giorno un'attività complessa e molto delicata. È un segnale di attenzione nei confronti del Ser.d e allo stresso tempo un ulteriore contenuto che va ad arricchire ulteriormente l'offerta di servizi sanitaria e socio-sanitari che trovano collocazione nel centro sanitario polifunzionale Boldrini». Nell'Alto Vicentino, il Ser.d assiste circa 1.600 persone, con varie problematiche di dipendenza patologica: dalla tossicodipendenza all'colismo, ma anche il tabagismo, fino a forme di dipendenza riconosciute solo più recentemente, come quella del gioco d'azzardo e dalle nuove tecnologie. «I nuovi spazi – continua la dott.ssa Susanna Dedola, responsabile del Ser.d dell'Alto Vicentino – sono sicuramente molto più ampi rispetto a quelli di via San Rocco dove si trovava prima il servizio, e ci daranno la possibilità di seguire al meglio i pazienti e le loro famiglie. Essere all'interno del centro polifunzionale, integrati con altri servizi dell'Ulss, aiuta a ridurre lo stigma sociale dei pazienti con problemi di dipendenza che accedono alle cure, favorendone il recupero anche psicosociale». Spazi ampi e accoglienti, ma anche più funzionali e in grado di tutelare meglio la privacy degli utenti. Sono queste le caratteristiche del nuovo Ser.d, servizio al quale si accede tramite un ingresso dedicato che conduce direttamente alla segreteria e alla sala d'aspetto. Accanto a questi vi è l'infermeria, con due stanze distinte, una adibita alla somministrazione dei farmaci stupefacenti e una per le attività infermieristiche, oltre ad un ambulatorio per eseguire esami e l'eventuale terapia infusionale. Gli ambulatori dei medici sono vicini all'infermeria, così da agevolare la cooperazione tra le figure sanitarie nella gestione dei pazienti e della loro terapia. Sia le assistenti sociali che gli educatori professionali, oltre ai due psicologi/psicoterapeuti possono inoltre contare ciascuno su un proprio studio con la possibilità quindi di ricevere gli utenti e i loro famigliari nel rispetto della privacy di ciascuno. Completano la struttura ulteriori locali che potranno ospitare sia le attività di gruppo per i pazienti ne le famiglie, sia le riunioni d'équipe e le attività di formazione interna, oltre agli incontri con gli interlocutori coinvolti nei vari progetti. 

Silvia Dal Maso

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