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Multa indigesta, lite e denunce

Una banale multa per un divieto di sosta. È iniziata da un verbale di 29 euro l’accesa discussione, finita nel caos, fra un agente della polizia locale e un automobilista infuriato. Il bilancio è un pareggio: una denuncia per parte, contusioni e leggere ferite lamentati da entrambi. Chiamati ad arbitrare i carabinieri, intervenuti per cercare di sedare gli animi. I FATTI. Un agente di polizia locale, passando per un controllo in via Trieste, in una zona pedonale privata a uso pubblico situata vicino ad una casa in costruzione, ha notato la presenza di tre auto in sosta vietata. Ha quindi iniziato a dare le multe, «un'ammenda di 29 euro – spiega il comandante della polizia locale Scarpellini -. Una delle auto che sostavano nell'area pedonale apparteneva a un impresario edile che in quel momento si trovava in un bar nelle vicinanze. Quando ha raggiunto la macchina, l'uomo ha iniziato a inveire e insultare il vigile, dicendo che lui poteva parcheggiare in quel posto avendo un permesso. Quando, però, lo ha mostrato all'agente questi si è accorto che il documento era scaduto». L'impresario dopo essersi rifiutato di mostrare i suoi documenti ha cercato di salire in auto. A quel punto il vigile gli ha detto che non poteva mettersi alla guida: «lo stato di alterazione psicofisica, dovuta all'arrabbiatura, nel quale si trovava l'uomo ha preoccupato il mio agente – prosegue Scarpellini -. Ne andava della sicurezza di tutti, visto anche quello che è accaduto da poco a Marostica dove è stato investito un bimbo. Il vigile ha chiamato in supporto un'altra pattuglia e il carro-attrezzi per far portare via l'auto mandando ulteriormente in escandescenza l'automobilista che ha cercato di salire in macchina e andare via. L'agente ha quindi fatto in modo di togliergli le chiavi e in una del tutto involontaria colluttazione, il mio uomo si è preso una botta al braccio, mentre l'impresario è rimasto ferito al volto». LE DENUNCE. A quel punto l'impresario edile ha chiamato i carabinieri e davanti al suo avvocato ha dato la sua versione dei fatti e sporto denuncia. Il Consorzio Nevi, da parte sua, ha riferito il tutto all'autorità giudiziaria e l'uomo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. LE REAZIONI. Il primo cittadino di Thiene Gianni Casarotto ieri ha espresso «totale solidarietà all'agente che non ha certo ferito volontariamente l'automobilista. Invece condanno il comportamento di questa persona – ha proseguito il sindaco - perché quando si sbaglia bisogna avere la capacità di ammetterlo e di risponderne. Che poi non si diano i documenti a un agente di polizia quando vengono richiesti è mancanza totale di senso civico». Concorde anche l'assessore alla sicurezza Alberto Samperi: «Sta diventando folle il fatto che alcuni cittadini non riconoscono l'autorità delle forze dell'ordine . D'ora in poi saremo severissimi». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Maso

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