Un pensiero al nonno che non c’è più e una dedica allo zio Davide, ma soprattutto tre nuove medaglie da stringere al cuore: due ori e un argento, conquistati ai XXXI Giochi Invernali Special Olympics che si sono chiusi venerdì a Sappada, che prima ancora di arricchire il suo palmares, fanno volare l’autostima.
«Per me è una grande soddisfazione prendere delle medaglie, perché posso dimostrare che una persona così speciale, con la sindrome di down, può arrivare a livelli europei». Il segreto sta tutto qui e Michael Carollo, 25 anni di Fara, già campione del mondo di sci, l’ha spiegato in poche semplici ma efficacissime parole. Il ritorno a casa è stato una festa, in tutti i sensi. Lo sport è stato il trampolino di lancio per questo ragazzo speciale che sprizza vitalità: «Da subito - spiegano i genitori - abbiamo pensato di destinare a lui l’accompagnatoria e la pensione che riceviamo, convinti che fosse un investimento per la sua salute, oltre che per la crescita».
Non è mancato il momento ufficiale prima del taglio della torta. Il sindaco, Maria Teresa Sperotto, con fascia al petto, ha detto: «Tutta Fara si deve inchinare davanti a Michael Carollo, un esempio di tenacia, caparbietà e simpatia». Un’emozione speciale è arrivata grazie al suo padrino, Pietro Carretta, che gli ha consegnato una maglietta nerazzurra con il numero 9, autografata dal suo idolo, Lukaku, ricevuta dalle mani del suo procuratore Pastorello. A proposito di idoli, Michael non può far segreto del suo incontro ravvicinato con Renato Zero, di cui mostra con orgoglio un video. Ma adesso energia e concentrazione sono rivolte alle gare di nuoto che lo attendono oggi a Rovigo. Se è pronto? «Io sono nato pronto!».