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Medici di base, vecchi e senza ricambio

Gli strumenti classici del medico di famiglia, una figura di riferimento irrinunciabile per i pazienti. ARCHIVIO
Gli strumenti classici del medico di famiglia, una figura di riferimento irrinunciabile per i pazienti. ARCHIVIO
Gli strumenti classici del medico di famiglia, una figura di riferimento irrinunciabile per i pazienti. ARCHIVIO
Gli strumenti classici del medico di famiglia, una figura di riferimento irrinunciabile per i pazienti. ARCHIVIO

Emergenza turnover per i medici di famiglia. Nell’arco di una manciata di anni i cittadini dell’Alto vicentino vedranno avviarsi alla pensione circa metà dei loro dottori di fiducia: una vera e propria emorragia alla quale è necessario porre rimedio fin d’ora per non privare i pazienti di questa figura professionale. Ne è convinto Franco Balzi, presidente del comitato dei sindaci del Distretto 2 dell’Ulss7, intervenuto martedì sera all’incontro pubblico “Ospedale: servizi offerti, problemi e prospettive” promosso dall’Auser Thiene e svoltosi all’Itet Ceccato. «Siamo molto preoccupati non solo per la carenza di medici ospedalieri ma anche per l’inarrestabile invecchiamento dei medici di famiglia che ci pone di fronte al problema del ricambio generazionale» ha spiegato Balzi al numeroso pubblico. «Sappiamo bene che la criticità è più evidente all’ospedale di Santorso - ha continuato Balzi - dove mancano 65 medici su 239. Abbiamo chiesto informazioni, scoprendo, con un po’ di angoscia, che al 31 luglio, secondo i dati a nostra disposizione, mancavano 8 medici su 24 in medicina generale, 7 su 12 in ortopedia, 14 su 22 in pronto soccorso, 5 su 17 in radiologia e 12 su 29 in rianimazione. Dobbiamo ringraziare chi lì dentro tiene alto il livello del servizio, con sacrifici enormi e assumendosi grandi responsabilità. Una carenza di personale che, come sappiamo bene, viene scaricata sulle liste d’attesa per visite ed esami ospedalieri, ma che presto coinvolgerà anche il territorio dove l’età dei medici di base si sta alzando sempre di più». Secondo quanto riportato dal sindaco Balzi, nel 2020 48 medici di base sui 117 in servizio nei 32 Comuni dell’ex Ulss 4 avranno più di 65 anni: di questi, 17 ne avranno più di 68 e due più di 70. Considerato che generalmente, raggiunti i 68 anni, un medico non ha più un interesse pensionistico a restare in servizio, appare evidente come nel giro di qualche anno molti di questi “over” cesseranno la loro attività e dovranno, si spera, essere sostituti. «La questione del turnover è più urgente di quanto si possa pensare - ha proseguito Balzi -. A Villaverla a fine anno i medici di famiglia saranno dimezzati: su quattro uno è già andato in pensione e uno lo farà a dicembre, mentre a Santorso due medici su tre hanno più di 68 anni e a Schio 12 medici hanno più di 65 anni. Il problema è diffuso in tutto l’Alto vicentino, con una particolare sofferenza nella Val d’Astico. La soluzione va anticipata il più possibile perché ad oggi c’è ancora un buon interesse a venire a lavorare nel nostro territorio, vuoi per l’eccellenza rappresentata dalle Medicine di Gruppo vuoi per il meccanismo premiante dal punto di vista salariale. A differenza di ciò che sta accadendo all’ospedale, dove si fatica a trovare nuovo personale perché, nella situazione in cui versa oggi, uno ci pensa due volte a venire a fare turni massacranti, preferendo optare per Arzignano o Noventa». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

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