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Thiene

Malata da 9 anni e senza un lavoro. «Ho chiesto aiuto a Zaia»

Claudia Cavalcante mostra la lettera inviata a Zaia (Foto Ciscato)
Claudia Cavalcante mostra la lettera inviata a Zaia (Foto Ciscato)
Claudia Cavalcante mostra la lettera inviata a Zaia (Foto Ciscato)
Claudia Cavalcante mostra la lettera inviata a Zaia (Foto Ciscato)

Da quasi nove anni è costretta a convivere quotidianamente con il dolore. Un dolore causato dalla fibromialgia, una malattia invalidante che non le permette di lavorare, di provvedere per sé e la figlia minorenne, di condurre una vita indipendente. Claudia Cavalcante, 47 anni di Thiene ha deciso di lottare non solo per se stessa ma per tutte le donne affette da questa subdola patologia. Una malattia che in Italia non è inserita nei Lea, i Livelli essenziali di assistenza, e per la quale dunque non sono previste esenzioni. La scorsa settimana Claudia ha preso carta e panna e di raccontare la sua storia al governatore del Veneto Luca Zaia per chiedergli aiuto.

«Mi dica presidente - scrive nella sua accorata lettera - cosa deve fare una donna come me, che non è più in grado di lavorare, che è divorziata con figlia a carico, che non ha più possibilità di Naspi proprio perché le mie malattie non mi hanno più permesso di andare a lavorare, che spende centinaia di euro in medicine, visite, ticket, esami ogni mese. La sanità pubblica dov’è in questi casi?»

Ora Claudia è in attesa di iniziare la terapia antalgica con cannabis, ma per farla dovrà andare fino al Borgo Trento di Verona «perché gli ospedali di Bassano, Santorso, Vicenza, non concedono la cura», racconta.

 

Alessandra Dall’Igna

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