<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Leonardo d’Italia Un hacker etico brilla al Mondiale

La nazionale italiana di hacker etici: nella sfida mondiale di a Las Vegas ha conquistato il quinto posto
La nazionale italiana di hacker etici: nella sfida mondiale di a Las Vegas ha conquistato il quinto posto
La nazionale italiana di hacker etici: nella sfida mondiale di a Las Vegas ha conquistato il quinto posto
La nazionale italiana di hacker etici: nella sfida mondiale di a Las Vegas ha conquistato il quinto posto

Una competizione mondiale che si svolge a Las Vegas, sedici gruppi sfidanti, i più talentuosi di ogni continente e una sfida di tre giorni a colpi di codici; questa è la Def Con, l’equivalente per la sicurezza informatica, delle Olimpiadi. La nazionale italiana di hacker etici, i Mhackeroni, è riuscita non solo a qualificarsi ma anche a difendersi molto bene, tanto da portare a casa un ottimo quinto posto, contro il settimo dello scorso anno. Un risultato sorprendente ma non inatteso, che vede tra i fautori anche un maranese di 23 anni, Leonardo Nodari, studente di informatica all’università di Padova. LA SFIDA. I mondiali di cybersecurity si sono svolti a Las Vegas e durante i tre giorni di gare, sedici gruppi si sono sfidati nella “game arena”, per un totale di più di un migliaio di partecipanti. La gara ruotava attorno a dei programmi appositamente resi visibili sulla rete, che dovevano essere attaccati dagli altri gruppi, scovandone le vulnerabilità, per poi usarle contro gli avversari. Un quinto posto finale che fa ben sperare per il futuro, come spiega Nodari, «La gara è stata organizzata in maniera migliore rispetto alla passata edizione e l’infrastruttura non ha ceduto fino quasi alla fine della sfida, cosa non facile con sedici squadre in gara. Sono pochissimi i punti che ci hanno separati dal quarto gruppo e questo ci lascia un buon margine di progresso, secondo me il podio sarà possibile nel giro dei prossimi due anni». A vincere la sfida sono stati i padroni di casa del team statunitense, al secondo posto Taiwan mentre al terzo e quarto due gruppi cinesi, «I primi due team sono molto conosciuti nell’ambito della sicurezza informatica e hanno raggiunto punteggi inarrivabili, - racconta Nodari- gli altri invece sono alla nostra portata». L’INFORMATICO. Leonardo Nodari ha 23 anni ed è uno dei membri del team Italy, vive a Marano, è laureato all’università di Padova in informatica, dove è attualmente iscritto al primo anno del percorso magistrale e dove tiene anche lezioni e corsi. Ha già partecipato a gare nazionali ed internazionali, unendosi a diversi gruppi italiani, come il team “Spritzers”, la squadra accademica dell’università patavina, e partecipando lo scorso inverno alle gare europee di Londra; con i “Mhackeroni” era già volato a Las Vegas per l’edizione precedente del DefCon. Fin da bambino interessato all’informatica, Nodari ha fatto della sua passione un lavoro già dall’adolescenza e ora spera di riuscire a specializzarsi sempre di più nel ramo della sicurezza informatica. L’ESPERIENZA. «È sempre una grande soddisfazione rappresentare il proprio paese in una competizione prestigiosa come questa e sono molto contento del risultato che il gruppo ha ottenuto. Questo era uno dei miei sogni e l’ho realizzato per la seconda volta, è come per un atleta essere scelto per le Olimpiadi, nel mondo della sicurezza informatica ha lo stesso valore. Ora l’obiettivo è arrivare sul podio perché è raggiungibile, lo abbiamo fatto molto bene nell’ultimo giorno di gara, rimontando quasi completamente il divario che si separava dal quarto posto». Continua Nodari «Ogni competizione è interessante ma quelle che coinvolgono team di alto profilo lo sono ancora di più perché ti permettono di confrontarti con strategie ed abilità diverse, con modi di lavorare alternativi e strumenti anche molto più all’avanguardia; senza dimenticare che ci permettono di conoscere persone nuove». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Greta Dircetti

Suggerimenti