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Caltrano

Lenzuolata contro i semafori. Camisino dice no al progetto

Continua a far parlare l’opera di semaforizzazione prevista a Camisino nel tratto di strada che dalla piazza porta al termine dell’abitato in direzione Calvene. Il progetto di viabilità annunciato lo scorso agosto aveva da subito diviso la frazione di Caltrano tanto che i residenti avevano avviato una raccolta firme. Nelle ultime ore lungo via Palladio sono apparsi numerosi striscioni per gridare “Camisino unita dice no al semaforo”. Immediata la risposta dell’amministrazione: «Si tratta di una semaforizzazione intelligente. Il semaforo opererà solamente quando passano i mezzi superiori ai 7 metri di lunghezza, come per esempio lo scuolabus».
Progettata per il miglioramento della viabilità nel tratto di strada provinciale numero 68 che attraversa Camisino, la proposta di semaforizzazione ha creato un serrato dibattito. Tanto che nelle scorse settimane l’amministrazione guidata dal sindaco Luca Sandonà ha organizzato un’assemblea pubblica per incontrare i cittadini. «Abbiamo accolto volentieri la richiesta dei residenti che hanno sottoscritto la petizione, nella convinzione che fosse importante condividere lo spirito dell’opera – spiega il primo cittadino –. L’obiettivo è la messa in sicurezza di una frazione su cui finora si è investito poco. Nel corso dell’assemblea sono emerse osservazioni utili per assettare al meglio i lavori. Perché quindi le proteste? Ritengo che prevalga un senso di conservazione per una sorta di paura del cambiamento. Le firme sono state raccolte senza aver visto il progetto».
Opera di viabilità e messa in sicurezza, il costo della semaforizzazione si aggira attorno ai 120 mila euro. La provincia, proprietaria della strada, si assumerà l’80 per cento della spesa, il comune di Caltrano il restante 20. «Entro venerdì 22 i progettisti faranno pervenire il progetto definitivo-esecutivo. Il nostro orientamento è quello di proseguire, nella consapevolezza che se entro fine mese non approveremo il progetto dovremo restituire i 96 mila euro alla Provincia. I soldi sono vincolati alla messa in sicurezza del centro di Camisino - continua Sandonà -. Secondo i progettisti occorrerebbe installare un senso unico alternato sul modello di Cogollo del Cengio. Ma l’amministrazione ritiene che sia troppo impattante. Ragion per cui abbiamo chiesto una semaforizzazione intelligente. Il semaforo opererà solamente quando passano i mezzi superiori ai 7 metri di lunghezza. Quando non passeranno questi mezzi, il semaforo sarà lampeggiante e permetterà di passare da ambo le direzioni, esattamente come sta avvenendo oggi. In aggiunta, abbiamo richiesto la realizzazione di un piano rialzato in piazza e uno in strettoia, in modo da rallentare la velocità delle auto, le quali quasi sempre continueranno a transitare senza doversi fermare».
In merito alla situazione è chiara la posizione di Ettore Dal Santo, guida del gruppo di minoranza “Ettore Dal Santo sindaco”, che già nei mesi precedenti aveva espresso la propria idea. «Quello che sta succedendo è la dimostrazione che avevamo ragione. I cittadini hanno denunciato l'assurdità della decisione di installare dei semafori a Camisino» commenta. 
«L’intervento provocherebbe nuovi problemi senza risolverne nessuno. Questo sindaco è sprovveduto, contraddittorio e poco informato sulle necessità del paese. Il suo atteggiamento è approssimativo e confusionario. Caltrano merita di meglio. Il progetto andrà ritirato», chiude lapidario.

 

Chiara Ferrante

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