<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Dueville

Le bollette vanno alle stelle. Il Comune spegne i lampioni

Il Comune ha deciso di spegnere una quota dei lampioni a causa del caro bolletta (Foto Archivio)
Il Comune ha deciso di spegnere una quota dei lampioni a causa del caro bolletta (Foto Archivio)
Il Comune ha deciso di spegnere una quota dei lampioni a causa del caro bolletta (Foto Archivio)
Il Comune ha deciso di spegnere una quota dei lampioni a causa del caro bolletta (Foto Archivio)

«Una razionalizzazione della pubblica illuminazione, diminuendo gli orari di accensione e, dove possibile, attivando il funzionamento alternato dei lampioni». È la disposizione annunciata dall'Amministrazione comunale di Dueville per limitare i consumi e contenere la spesa pubblica in seguito agli aumenti dei prezzi dell'energia elettrica e del gas.  Una contromisura che si aggiunge all'incremento dell'addizionale comunale Irpef, passata dallo 0,6 allo 0,8 per cento anche per fronteggiare i rincari. «È un processo che abbiamo avviato a fine 2021 e ultimato a gennaio: razionalizzazione della pubblica illuminazione significa accendere i corpi illuminanti al tramonto e spegnerli all'alba. Precedentemente, in alcune vie, si attivavano prima», spiega l'assessore ai lavori pubblici e ambiente, Davide Zorzo. «Inoltre, dove i circuiti elettrici dei quadri lo hanno permesso, è stata disposta l'accensione alternata dei lampioni. Resta spenta, dunque, una quota tra il 12 e il 15 per cento dei 2.200 lampioni del territorio». 

Negli ultimi quattro anni sono stati riqualificati 850 lampioni con l'installazione di lampade a led. «Per i restanti 1.400 punti luce la spesa stimata ammonta a circa 2 milioni e 500 mila euro», evidenzia Zorzo. «La decisione di ridurre i tempi di illuminazione e di disporre l'accensione alternata è stata dolorosa e non presa a cuor leggero». Una scelta che ha trovato la piena contrarietà dei consiglieri comunali di minoranza. «Manca lungimiranza politica da parte della maggioranza», è l'attacco di Giovanni Sorzato, capogruppo di “Cambia Dueville”. «Se negli anni tutti gli edifici pubblici fossero stati dotati di impianti fotovoltaici, oggi la spesa energetica risulterebbe attenuata. Bisognava pensarci prima: è impensabile risolvere in due mesi un problema come questo. Quella dell'amministrazione, dunque, è una scelta obbligata, ma non giustificata, anche considerato l'aumento dell'addizionale comunale Irpef. Se il nostro gruppo fosse stato la maggioranza avremmo promosso un tavolo di confronto sull'emergenza energetica, coinvolgendo tutti i consiglieri comunali, per realizzare poi un piano di razionalizzazione seguito dalla comunicazione delle vie interessate ai cittadini. Non abbiamo visto nulla di tutto ciò».

«Eravamo e siamo consapevoli che le nostre ultime scelte avrebbero incontrato critiche, sia da parte dei cittadini che vogliono giustamente capire e sapere come vengono spesi i soldi pubblici, sia da chi fa un uso strumentale di ogni decisione, senza prendersi la briga di indicare soluzioni diverse. Alternative che, ci tengo a ribadirlo, senza correttivi esterni, non ci sono», ribatte il sindaco, Giusy Armiletti. «Mi piacerebbe ci fosse l'onestà intellettuale per ammetterlo, anche da parte della minoranza. È troppo facile dire che non si è d'accordo, che non avrebbero mai fatte certe scelte, e poi fermarsi a questo livello con la critica», replica. «Nel 2012 e 2013 l'addizionale Irpef era già stata portata allo 0,8 per cento. Successivamente è stato possibile diminuirla allo 0,6, mantenendo inalterati i servizi. Ora, a fronte dei rincari che non riusciamo a quantificare con precisione, e consapevoli che forse potrebbe non bastare il solo aumento dell'addizionale, stiamo cercando di provare a diminuire i consumi».

 

Marco Billo

Suggerimenti