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Lavori da 100 mila euro per la chiesa di S. Biagio

L’antica chiesetta di San Biagio a Grumolo Pedemonte
L’antica chiesetta di San Biagio a Grumolo Pedemonte
L’antica chiesetta di San Biagio a Grumolo Pedemonte
L’antica chiesetta di San Biagio a Grumolo Pedemonte

Partiranno a maggio e dovrebbero concludersi entro la fine dell’autunno i lavori di restauro della chiesetta di S. Biagio di Grumolo Pedemonte a Zugliano, conosciuta come “la perla” delle colline delle Bregonze. Le infiltrazioni di acqua piovana e il dilatarsi delle crepe nelle murature hanno convinto la parrocchia ad aprire un cantiere per dare il giusto lustro a questa preziosa testimonianza dell’arte religiosa della zona, edificio che rappresenta la storia e la cultura della pedemontana vicentina.

«Pensando a questo momento in cui vi presentiamo il restauro conservativo della chiesetta, mi auguro che continui ad avere una lunga vita e a portare persone che hanno fede, perché in questo luogo meraviglioso davvero si può fare una vera esperienza con Dio», ha dichiarato il parroco don Giovanni Marchiorello. «Riportare agli antichi splendori questo edificio è importante, in quanto parliamo di un luogo sacro molto caro a tutti gli abitanti della frazione». I lavori, per un costo iniziale di 100 mila euro, sono stati affidati all’architetto Nazzareno Leonardi e hanno ha ricevuto l'approvazione dell’ufficio dei Beni Culturali della Diocesi di Padova e della Soprintendenza di Verona. «La chiesetta risale all’anno Mille, anche se nei documenti ufficiali venne nominato per la prima volta nel 1297», ha spiegato Leonardi. «È previsto il restauro conservativo delle murature, degli intonaci e delle decorazioni, della copertura a capriate lignee e a tavelle dipinte, il restauro del campanile e degli impalcati lignei e del castello campanario e la sistemazione della sacrestia. Verrà poi creato un vespaio areato attorno alle murature per limitare l’umidità e verranno adeguati gli impianti elettrico e di illuminazione. In programma anche il restauro di porte ed infissi, tutti lavori eseguiti nel rispetto del valore architettonico e artistico del monumento». Il costo sarà a carico della parrocchia anche se la speranza di tutti è quella di ricevere un finanziamento della Fondazione Cariverona, a cui è stata presentata apposita richiesta, e un aiuto da altre istituzioni i privati.

Silvia Dal Maso

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