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Laurea ungherese Di nuovo a patti il dentista abusivo

L’imputato ha patteggiato per esercizio abusivo della professione
L’imputato ha patteggiato per esercizio abusivo della professione
L’imputato ha patteggiato per esercizio abusivo della professione
L’imputato ha patteggiato per esercizio abusivo della professione

Il falso dentista scende a patti, e lo stesso fa anche il medico vero, che lo faceva operare nel suo ambulatorio. E per l’odontotecnico Paolo Pasin, 52 anni, residente a Piovene in Quartiere De Gasperi, è l’ennesimo procedimento; e se in un’occasione è stato assolto, perché mancava la prova che avesse operato in bocca ai pazienti, un’altra ha patteggiato una multa e un’ultima gli erano stati inflitti in primo grado sei mesi di reclusione. Stessa pena concordata con la procura davanti al giudice Veronica Salvadori, che non gliel’ha sospesa appunto per la recidiva. Pasin, laureato in Ungheria ma senza il titolo abilitativo in Italia, doveva rispondere per la quarta volta di esercizio abusivo della professione. Con lui, assistito dall’avv. Donato Danisi, c’era in aula anche il dottor Mariano Milan, 69 anni, di Thiene, titolare di uno studio in via Divisione Julia (avv. Giampaolo Baù). Ha patteggiato 350 euro di multa; era accusato di aver fatto lavorare il “collega” che non avrebbe potuto compiere determinati interventi. I fatti contestati dalla procura erano avvenuti a Thiene fino al 18 settembre di due anni fa, quando le forze dell’ordine, con un blitz, denunciarono entrambi. Il nome di Pasin è noto alle cronache giudiziarie. La laurea il professionista l’ha conseguita diversi anni fa all’università di Budapest, in Ungheria, ma non è riconosciuta in Italia se non come specializzazione, e non è idonea ad esercitare la professione di dentista. Per l’equipollenza avrebbe dovuto sostenere un corso integrativo biennale. Per questo l’imputato non risulta iscritto all’Ordine dei medici dentisti, il che configura il reato di professione abusiva. In passato erano stati anche sequestrati gli studi dove lavorava. «Mi sono laureato in Ungheria - ha sottolineato in passato Pasin - e sono considerato medico in ogni angolo del mondo. Ho presentato regolare domanda al ministero, e sono in attesa di una risposta. Di fatto, sono in una fase di transizione», che però al 2107 non si era conclusa favorevolmente per lui. Nel corso dell’indagine erano state raccolte diverse testimonianze, a riprova del fatto che Pasin operasse all’interno dell’ambulatorio e svolgesse compiti che per la legge sono precipua competenza di un odontoiatra, non di un odontotecnico. Questa volta, in aula, l’imputato ha inteso chiudere subito la vicenda, patteggiando la pena. Negli ultimi anni, nel Vicentino, le forze dell’ordine hanno compiuto diverse indagini e fatto scattare i sequestri di studi e attrezzature per l’esercizio abusivo della professione, sulla scorta anche degli appelli dell’Ordine provinciale dei medici, che invita i pazienti in caso di dubbio a consultare sul web gli iscritti all’Ordine nazionale. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Diego Neri

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