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La festa Fidas nel ricordo di Spezzapria

Molti i volontari della Fidas presenti in rappresentanza delle 10 zone del territorio berico. FILOSOFOIl presidente provinciale della Fidas Mariano Morbin. FILOSOFO
Molti i volontari della Fidas presenti in rappresentanza delle 10 zone del territorio berico. FILOSOFOIl presidente provinciale della Fidas Mariano Morbin. FILOSOFO
Molti i volontari della Fidas presenti in rappresentanza delle 10 zone del territorio berico. FILOSOFOIl presidente provinciale della Fidas Mariano Morbin. FILOSOFO
Molti i volontari della Fidas presenti in rappresentanza delle 10 zone del territorio berico. FILOSOFOIl presidente provinciale della Fidas Mariano Morbin. FILOSOFO

È stata davvero una giornata di fuoco, quella vissuta ieri sul Monte Cengio, alla tradizionale “Festa provinciale della Fidas Vicenza”, cui hanno partecipato centinaia di donatori di sangue arrivati da tutta la provincia e dalle 10 zone del territorio berico, con la presenza di un’ottantina di gruppi contraddistinti dai caratteristici labari gialloblu, in rappresentanza dei 18 mila soci. Giornata di fuoco per il solleone, che ha costretto tanti partecipanti a seguire la messa e i discorsi celebrativi standosene all’ombra nella vicina tensostruttura, ma anche per il prestigioso traguardo raggiunto con il 60° anniversario della fondazione del sodalizio, da parecchi anni presieduto da Mariano Morbin. Proprio il presidente si è mostrato commesso quando è intervenuto per ricordare le tappe di un cammino solidale, che continua, di un’associazione che, per quantità di soci e numero di donazioni annuali, è la prima federata in Veneto e la terza a livello nazionale. «Quella di oggi – ha detto - è come sempre una giornata speciale, in quanto rinnoviamo la nostra promessa di donatori. Però, assume un valore del tutto particolare per i sessant’anni di costante e continuo impegno nella vita di tutti i giorni. Per questo, non dobbiamo fermarci qui, ai piedi di questo poggio su cui sorge la chiesetta che ci è tanto cara, non dobbiamo mai calare la testa e lasciare che l’indifferenza prenda il sopravvento su di noi. Il valore delle persone è la nostra priorità, e continueremo a celebrarlo, perché è ciò in cui crediamo di più, oggi, domani e sempre». Poi, Morbin ha svelato un segreto: «Oggi – ha affermato - vogliamo anche spendere uno speciale ringraziamento che riguarda la famiglia Spezzapria di Velo d’Astico, che con lungimiranza e tramite un importante finanziamento, qualche anno fa ha reso possibile il restauro della nostra chiesetta dedicata al donatore. Hanno sempre voluto rimanere nell’ombra, ma oggi, con la scomparsa del presidente del Gruppo Forgital, Nadir Spezzapria, riteniamo opportuno e doveroso ricordare la grande generosità di questi avveduti imprenditori, che non mancano di far sentire concretamente, e non solo a parole, il proprio contributo». Durante l’omelia, il vicario generale della diocesi di Vicenza, mons. Lorenzo Zaupa, si è soffermato sul valore della vita. «Essa ha valore – ha detto - quando la si offre, la si dona. Ricordiamo sempre che nella vita si guadagna donando. È il nostro modo per confermare con atti concreti la nostra fede, confidando nel fatto che il Signore ci dia il coraggio di essere dalla parte degli altri e di aiutarli sempre». Tra i vari interventi, quello del sindaco di Cogollo del Cengio, Piergildo Capovilla, che ha ringraziato tutti i donatori di sangue. «Voi – ha affermato – siete sempre pronti ed in prima linea quando c’è bisogno di aiuto. In questi anni ho avuto modo di conoscervi e di apprezzarvi, proprio perché sapete battervi per la vita, salvando tante persone che spesso vivono nella sofferenza e senza più alcuna speranza». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giovanni Matteo Filosofo

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