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L’emergenza climatica surriscalda il Consiglio

La sede del municipio di Marano. FOTO CISCATO/ARCHIVIO
La sede del municipio di Marano. FOTO CISCATO/ARCHIVIO
La sede del municipio di Marano. FOTO CISCATO/ARCHIVIO
La sede del municipio di Marano. FOTO CISCATO/ARCHIVIO

La consigliera del gruppo di opposizione “Noi di Marano” Marta Zambon non riesce a farsi passare la delusione per la presentazione di un ordine del giorno da parte dell'Amministrazioe che chiedeva di approvare la “Dichiarazione di emergenza climatica ed ambientale" senza però discuterne tutti insieme in Consiglio. «Il no secco della maggioranza, la mancata risposta positiva, ha “costretto” Noi di Marano ad abbandonare l'aula in forma di protesta senza quindi partecipare alla votazione – hanno commentato i consiglieri di opposizione -. Questa decisione è stata presa dopo aver tentato una mediazione, con i rappresentanti della lista civica di Marano Bene Comune, che non ha portato a nessun risultato. Anzi, il nostro consigliere, Marta Zambon, si è trovata di fronte ad un vero e proprio muro. Persone che non avevano la minima intenzione di trovare accordi e neppure di modificare o approfondire l’ordine del giorno». «L’ordine del giorno presentato dal consigliere di maggioranza Alessandro Cogollo ci fa riflettere su un problema a me caro del quale sono stata subito entusiasta di poterne discutere in Consiglio – ha dichiarato Marta Zambon - Sono convinta che, oltre a essere semplici cittadini attivi nella lotta contro l’inquinamento attraverso pratiche quotidiane di risparmio e di riciclo, un’Amministrazione comunale può impegnarsi in maniera più importante e massiccia. Rimango ancora una volta basita, per non dire delusa, dell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza che non ha lasciato spazio a un miglioramento effettivo della situazione. Nel confrontarmi con il consigliere Cogollo e l'assessore Cavedon per cercare un ordine del giorno condiviso, mi sono trovata davanti due persone che non hanno avuto la minima intenzione di lavorare sull’ordine del giorno proposto. Ho chiesto di intervenire in modo più concreto e attivo e di leggere punto per punto l’ordine del giorno per lavorarci assieme, limando alcuni aspetti e discutendone altri. La risposta che ho ottenuto non è stata positiva». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

S.D.M.

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