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L’autopsia conferma Eva è morta annegata

Eva Valerio, la 30enne  di Montecchio Precalcinomorta in MaroccoUn’immagine della spiaggia di Dakhla al momento del ritrovamento
Eva Valerio, la 30enne di Montecchio Precalcinomorta in MaroccoUn’immagine della spiaggia di Dakhla al momento del ritrovamento
Eva Valerio, la 30enne  di Montecchio Precalcinomorta in MaroccoUn’immagine della spiaggia di Dakhla al momento del ritrovamento
Eva Valerio, la 30enne di Montecchio Precalcinomorta in MaroccoUn’immagine della spiaggia di Dakhla al momento del ritrovamento

Sono rientrati nella notte di lunedì i genitori di Eva Valerio, la giovane montecchiese trovata priva di vita in Marocco domenica 5 gennaio nella spiaggia Boutalha, a nord di Dakhla in Marocco. Fonti vicine alla famiglia, partita venerdì per raggiungere l'ospedale di Agadir dove era stata trasferita la salma, confermerebbero l'esecuzione dell'autopsia durante la quale i medici legali avrebbero accertato le prime ipotesi di annegamento. Eva Valerio, che lavorava in un rifugio sulle Alpi francesi durante la stagione estiva e invernale, si trovava in vacanza nella costa atlantica del Marocco con un amico - o il fidanzato come riportano alcune testate marocchine - originario del nord del paese. È stato proprio lui, venerdì 3 gennaio, a lanciare l'allarme e ad avvertire le autorità della scomparsa della vicentina. L’uomo è stato a lungo interrogato dalla gendarmeria, in quanto i due avrebbero avuto un diverbio prima che la giovane si allontanasse da lui. Sempre alcuni organi di stampa locali confermerebbero che la gendarmeria avrebbe valutato tra le prime ipotesi anche quella del rapimento. Eva sarebbe scomparsa assieme al suo cane e per individuarla i soccorritori avrebbero sorvolato le dune e la costa con un elicottero. Prima il ritrovamento dell'animale, poi, domenica mattina, quello del corpo privo di vita: testimoni hanno riferito che la giovane era vestita e indossava le scarpe da ginnastica. Non presentava, inoltre, segni di aggressione, come confermato dagli esami medici. I giornali marocchini hanno anche annotato che in quella zona, prima di questo episodio, non sarebbero mai avvenuti altri casi di annegamento. Va però detto che la zona è considerata pericolosa e di notte sarebbe caratterizzata da forti risacche sugli avvallamenti della spiaggia. Con il buio Eva potrebbe essere scivolata e la forte corrente l’avrebbe trascinata al largo prima di restituire il suo corpo sulla battigia. La notizia del decesso ha provocato lo sconforto nella provincia vicentina: nata a Thiene e cresciuta a Montecchio Precalcino, era molto conosciuta a Vicenza dove si era diplomata all’istituto tecnico commerciale “Piovene”, aveva vissuto per un periodo della sua vita e aveva lavorato come barista in alcuni locali della città come il Bar Astra di contrà Barche e il Sartea di corso dei Santi Felice e Fortunato. Da circa due anni si era invece trasferita in un rifugio sulle Alpi francesi per lavorare durante le stagioni estive e invernali. Appassionata di fotografia e innamorata dei viaggi, gli amici la ricordano come una ragazza sempre alla ricerca di una nuova meta da raggiungere. I funerali verranno celebrati nella chiesa del Santissimo Redentore a Levà di Montecchio Precalcino, probabilmente all'inizio della prossima settimana. La data verrà fissata al rientro della salma dal Marocco previsto per oggi, ma non ancora ufficializzato. Non sembra disposto un ulteriore esame autoptico in Italia. Dopo le esequie Eva riposerà nel cimitero della frazione montecchiese. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Billo

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