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Incendio in carrozzeria «Doloso, contro di me»

Un’immagine dell’intervento dei pompieri di Schio che hanno domato l’incendio alla carrozzeria Club. VVFFEnrico Grossi. FOTO DAL MASO
Un’immagine dell’intervento dei pompieri di Schio che hanno domato l’incendio alla carrozzeria Club. VVFFEnrico Grossi. FOTO DAL MASO
Un’immagine dell’intervento dei pompieri di Schio che hanno domato l’incendio alla carrozzeria Club. VVFFEnrico Grossi. FOTO DAL MASO
Un’immagine dell’intervento dei pompieri di Schio che hanno domato l’incendio alla carrozzeria Club. VVFFEnrico Grossi. FOTO DAL MASO

Ha presentato denuncia contro ignoti ai carabinieri Enrico Grossi, il proprietario della carrozzeria verniciatura Club, in via Pilastri 9 a Carrè, dove sabato è divampato un incendio sul lato esterno posteriore del capannone. Il titolare, 70 anni, non crede, infatti, che il rogo sia avvenuto per cause accidentali, ma teme che ci sia il dolo dietro le fiamme che avevano interessato del materiale stoccato e della legna depositata a ridosso del muro della sua carrozzeria. «Non posso dire chi sia stato ad appiccare il fuoco ma posso dire che qui nella zona ci sono tante persone che non mi vogliono bene – afferma con certezza il titolare della carrozzeria presa di mira da ignoti -. Questa è una zona artigianale con molte ditte. La carrozzeria-verniciatura produce odori forti e anche tanta polvere e ci sta che a qualcuno non sia congeniale questo fatto». Fortunatamente le fiamme, grazie anche all'intervento tempestivo dei vigili del fuoco di Schio che sono stati chiamati da un vicino di casa, non hanno interessato il capannone al suo interno. Il calore del fuoco sprigionatosi all'esterno ha provocato solo dei danni a due vetrate della carrozzeria e nulla più. «In quel momento io non c'ero, ero andato via da 10 minuti ed è strano che proprio poco dopo la mia uscita dalla carrozzeria si sia sprigionato il fuoco su del materiale stoccato e nella legna depositata a ridosso del muro della mio capannone – prosegue Enrico Grossi -. Sono stato avvisato da un amico, vicino di casa, mi ha chiamato al telefono dicendomi quello che stava accadendo e che aveva già allertato il 115. Quando sono arrivato l'incendio era già spento; le operazioni dei pompieri sono durate fino alle 13.45 ma solo per mettere in sicurezza l'area. Le fiamme sono rimaste circoscritte all'esterno della carrozzeria, ma se avessero intaccato l'interno e magari si fossero propagate verso uno o due camion, che sono i mezzi dei quali mi occupo per la maggior parte del tempo, allora sì che erano guai. Già nel marzo del 2017 c'è stato un corto circuito ad un mezzo pesante e ha preso fuoco l'interno del capannone tanto che ho subito danni per 180 mila euro». Su chi possa essere il colpevole dell'incendio doloso Enrico Grossi non si pronuncia «anche perché ho una telecamera sul davanti, ma nessuna sul retro del capannone. So che i carabinieri stanno indagando, grazie anche alla mia denuncia. So con certezza che sono qui da 35 anni, quando ancora la strada non c'era. Strada che abbiamo fatto io e il proprietario di Cattelan Arredamenti, ditta che si trova al mio fianco. I primi tempi, quando c'erano poche attività, il sabato e la domenica si mangiava insieme e si faceva festa, poi quando le ditte sono aumentate e sono arrivate anche delle abitazioni tutto è cambiato e adesso non ci si parla neanche più. Questo è molto triste». Enrico Grossi ieri aveva già ripreso il suo lavoro confidando nelle indagini, avviate dai carabinieri della compagnia di Thiene. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Maso

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