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Thiene

In chat attirano in trappola 19enne per rapinarlo. Giovane coppia nei guai: lui era evaso dai domiciliari

Ha i connotati di una vera e propria trappola quanto accaduto ad un diciannovenne thienese lo scorso inverno, attirato con l’inganno in un tentativo di rapina.
È quanto emerso dalle indagini portate a termine dai carabinieri di Thiene che hanno notificato in carcere l’ordine di custodia cautelare emesso dal Gip di Vicenza nei confronti di Nizar Lemma, già detenuto per altri reati commessi di recente.

Al termine delle indagini svolte tra novembre e gennaio i militari della compagnia di Thiene avevano denunciato in stato di libertà una coppia di giovani dell’Alto vicentino, responsabile di aver adescato, minacciato e poi tentato di rapinare il borsello di un loro coetaneo di Thiene.  Uno di loro, Lemma, per commettere la rapina era addirittura evaso dagli arresti domiciliari. 
La vicenda. Era la sera del 25 novembre quando la vittima, un diciannovenne della zona, aveva ricevuto un messaggio sui social network, proveniente da una ragazza. La giovane gli chiedeva di incontrarlo nei pressi del Santuario di Thiene. All’appuntamento il giovane vedeva però arrivare un’altra ragazza. Una sua vecchia compagna delle superiori alla quale, sorpreso, chiedeva come mai all'appuntamento si fosse presentata lei e non l’altra ragazza con la quale aveva appena finito di chattare.

Qualche istante dopo sopraggiungeva in bicicletta anche un ragazzo, con il viso nascosto dallo scaldacollo, il quale si avvicinava alla coppia con la scusa di farsi offrire una sigaretta. A questo punto la vittima, riconoscendo la voce del ciclista e intravedendo anche i tratti del suo viso, si avvicinava e gli abbassava lo scaldacollo riconoscendo anche questo per un suo vecchio compagno delle elementari: Nizar Mella.
Senza proferire parola, il ciclista fissava il marsupio della vittima, facendogli cenno di consegnarglielo. Quindi estraeva dalla tasca un grosso coltello in acciaio e glielo puntava contro minacciandolo di morte.
Tra i due seguiva una breve colluttazione, fortunatamente senza conseguenze. La vittima, che aveva ormai compreso di essere finito in una trappola, riusciva poi a fuggire. 
A questo punto il rapinatore e la giovane complice minorenne, D.R., abitante a Piovene, la quale aveva inizialmente teso il tranello, rimanevano a mani vuote. «Prima o poi ti ammazziamo», le loro parole.

Subito dopo la disavventura, il giovane ha sporto una minuziosa denuncia ai carabinieri di Thiene. Grazie alla testimonianza i militari sono riusciti a identificare con precisione la coppia di giovani rapinatori per poi denunciarla alla Procura della Repubblica berica. Da qui l’emissione dal Gip del Tribunale della misura cautelare per Lemma.

 

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