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Carmignano / Thiene

Il tragico schianto
e quel cellulare
che squilla a vuoto

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Benedetta Ciprian, 25 anni, e la sua auto dopo lo schianto
Benedetta Ciprian, 25 anni, e la sua auto dopo lo schianto
Benedetta Ciprian, 25 anni, e la sua auto dopo lo schianto
Benedetta Ciprian, 25 anni, e la sua auto dopo lo schianto

Un maledetto colpo di sonno lungo una strada percorsa migliaia di volte, ad un chilometro da casa: potrebbe essere questa la tragica ragione dell'incidente mortale lungo via Camazzole, a Carmignano di Brenta (Padova), costato la vita a Benedetta Ciprian, 25 anni. 

 

La giovane lavorava come commessa nel negozio di abbigliamento Scout di Thiene. Da un mese era stata trasferita nella nuova sede dopo essere stata a Bassano, e proprio da Bassano stava rientrando dopo una cena con i colleghi di lavoro. Era al volante della sua Chevrolet Matiz quando, poco prima delle due di notte, dirigendosi verso l’abitazione di via Piave ha perso il controllo dell’auto e ha invaso la corsia di marcia opposta, finendo contro il guard rail, che ha trafitto la vettura. La 25enne è morta sul colpo, imprigionata all’interno dell’abitacolo.

 

E mentre i vigili del fuoco e i sanitari del Suem cercavano, disperatamente, di estrarre il corpo, al telefonino di Benedetta arrivavano decine e decine di telefonate e messaggi da parte della madre e del fidanzato, che non vendendola rientrare le chiedevano dove fosse e se soprattutto stesse bene. Poco dopo è toccato al comandante della Polizia stradale di Piove di Sacco comunicare la drammatica notizia ai genitori.

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