<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Il centro per anziani un modello da studiare

La sede di Lugo Solidale alle ex scuole elementari. ARCHIVIO
La sede di Lugo Solidale alle ex scuole elementari. ARCHIVIO
La sede di Lugo Solidale alle ex scuole elementari. ARCHIVIO
La sede di Lugo Solidale alle ex scuole elementari. ARCHIVIO

Lugo è accanto all’“Anziano fragile”. Il Comune è stato scelto come paese campione per il progetto nazionale di interesse europeo realizzato da Confconsumatori in collaborazione con Ancescao (Associazione nazionale centri sociali, comitati anziani e orti). «Quali malattie temi di più? Di quali conosci i sintomi? Cosa ti aspetti per lo stato di salute del tuo futuro?». Sono alcune delle domande che verranno poste. “Anziano fragile: verso un welfare comunitario”, finanziato dal ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha l’obiettivo di realizzare un’articolata azione di tutela, inclusione, informazione e valorizzazione degli anziani. Una ventina le regioni coinvolte, oltre 30 le province, 80 i comuni. Le indagini, tramite questionario, sono più di duemila e sono tuttora in corso: i risultati saranno a disposizione con l’anno nuovo. «Lugo, grazie all’associazione “Lugo Solidale”, alla sua operatività e alla sua attenzione alle persone della terza età, è stato scelto tra i paesi esempio da analizzare all’interno del progetto – racconta Leone Carollo, socio fondatore e presidente per cinque anni dell’Associazione –. “Anziano fragile” sviluppa le necessità dell’anziano in Italia fotografando i bisogni di diverse realtà». Con 430 anziani soci, “Lugo Solidale” rappresenta un’importante realtà. Centro diurno con ristoro, offre assistenza e sostegno sanitario, aggregazione e attività ludico-ricreativa con musica e lettura, e si occupa anche di turismo sociale, coinvolgendo più di cinquanta giovani volontari. «Tengo molto al sostegno e allo sviluppo dei centri anziani che anche in Veneto stanno avendo una rivoluzione in seguito alla riforma del terzo settore che con il decreto 117 hanno la necessità di essere formati ed informati – continua Carollo, candidato sindaco e ora, lasciato l’incarico di consigliere di minoranza, primo tra gli eletti, su sette candidati, a rappresentare la Regione nel comitato nazionale Ancescao –. Il mio è un ritorno operativo nel mondo dell’associazionismo. Mi rapporterò con i centri del Veneto e le istituzioni comunali e regionali contribuendo alla raccolta delle indagini per il progetto nazionale». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Chiara Ferrante

Suggerimenti