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Sandrigo

La Festa del bacalà in cattedra. È materia di studio all’università

L’ateneo di Padova la prende ad esempio per i corsi di formazione sul turismo sostenibile

La Festa del bacalà di Sandrigo da oggi diventa anche un argomento di lezione all'università di Padova. La kermesse, giunta quest'anno alle trentacinquesima edizione, è stata scelta come caso studio di “La spinta gentile per un turismo sostenibile”, corso di formazione del progetto “Nudge My Tour” dell’ateneo patavino, che per la prima volta in Europa applica l’approccio comportamentale al settore del turismo. La manifestazione è stata inclusa nel programma accademico grazie alla riconosciuta gestione efficace e responsabile degli eventi e all’intermediazione tra culture diverse, uno degli aspetti che caratterizzano la rassegna ospitata dal centro sandricense.

«La Regione Veneto ha selezionato la nostra manifestazione per la grande organizzazione che la distingue, per i rapporti di gemellaggio con il villaggio di Røst e più in generale per le relazioni, di natura anche commerciale, che intratteniamo con la Norvegia. Oltre a ciò, è stato anche determinante il nostro apporto nella creazione della “Via Querinissima”, l’itinerario storico-culturale che ripercorre il tragitto compiuto dal nobile veneziano Pietro Querini per rientrare a Venezia dalle isole Lofoten attraverso 14 paesi europei», dichiara Antonio Chemello, presidente della Pro loco.

«È un riconoscimento che ci rende orgogliosi e premia il nostro impegno a far conoscere questa eccellenza che lega a doppio filo Sandrigo, e più in generale la provincia di Vicenza e il Veneto, con le terre e le tradizioni norvegesi». Il corso, che coinvolge come partner sette atenei di cinque diversi paesi europei, si svolgerà dal 25 novembre al 16 dicembre all’Università degli Studi di Padova per un totale di 35 ore tra lezioni e laboratori. Un’iniziativa gratuita rivolta a tutte quelle figure che lavorano nella pianificazione, gestione e promozione della destinazione e del turismo: professionisti, insegnanti, dirigenti, funzionari e dipendenti pubblici che operano nel settore, nello sviluppo sostenibile, nella cultura, nell’organizzazione di grandi eventi, nella polizia locale e nei trasporti, ma anche studenti interessati al tema.

L'ecosistema turistico deve impegnarsi a scegliere un modello sostenibile

«Nell’attuale contesto di grande cambiamento dovuto agli effetti della pandemia e alla crisi energetica è fondamentale che l’ecosistema turistico si impegni nella scelta di un modello più responsabile e sostenibile, all’interno del quale i programmi e le azioni siano realmente efficaci per ridurre l’impatto delle attività ad esso legate», spiegano gli organizzatori del corso, promosso dal dipartimento di scienze politiche, giuridiche e studi internazionali e dal Judgement and Decision Making Lab, dipartimento di psicologia dello sviluppo e della socializzazione, dell’ateneo padovano. «A tal fine l’applicazione delle scienze comportamentali alle politiche locali, alla gestione dei flussi turistici, ai servizi e alle destinazioni può avere un enorme potenziale». La proposta formativa ha infatti l'obiettivo di fornire informazioni sulle sfide legate al turismo sostenibile e approfondimenti sullo strumento del Nudge (“spinta gentile”), offrendo un ventaglio di esempi concreti, tra cui la Festa del Bacalà di Sandrigo. 

Marco Billo

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