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Ex Comboniani, via alle demolizioni

Iniziate le demolizioni degli ex Comboniani.  FOTOSERVIZIO CISCATOIl piano urbanistico prevede anche quattro palazzine e tre parcheggiLa demolizione di gran parte del complesso fa spazio a una stradaIl chiostro, insieme con la chiesetta e l’ala centrale, non spariranno
Iniziate le demolizioni degli ex Comboniani. FOTOSERVIZIO CISCATOIl piano urbanistico prevede anche quattro palazzine e tre parcheggiLa demolizione di gran parte del complesso fa spazio a una stradaIl chiostro, insieme con la chiesetta e l’ala centrale, non spariranno
Iniziate le demolizioni degli ex Comboniani.  FOTOSERVIZIO CISCATOIl piano urbanistico prevede anche quattro palazzine e tre parcheggiLa demolizione di gran parte del complesso fa spazio a una stradaIl chiostro, insieme con la chiesetta e l’ala centrale, non spariranno
Iniziate le demolizioni degli ex Comboniani. FOTOSERVIZIO CISCATOIl piano urbanistico prevede anche quattro palazzine e tre parcheggiLa demolizione di gran parte del complesso fa spazio a una stradaIl chiostro, insieme con la chiesetta e l’ala centrale, non spariranno

Addio agli ex Comboniani. Ieri mattina ha preso il via la demolizione dello storico complesso di via Dante per fare spazio ad una nuova area residenziale e ad un collegamento viario tra i quartieri Centro e Conca. Un intervento urbanistico che cambierà definitivamente il volto di questa via da molti anni in sofferenza, portando nuovi residenti e nuove aree di sosta a servizio dei negozi. I lavori di abbattimento dello stabile di proprietà comunale, che nel giro di 20 giorni raderanno al suolo il primo blocco e consentiranno di realizzare la nuova strada, seguono a breve distanza l’abbattimento delle confinanti ex Officine Tessari. Lo spazio di circa 4 mila metri che si sta ricavando in quest’area verrà occupato da quattro palazzine con 35 unità abitative, tre parcheggi con una cinquantina di stalli e dalla viabilità di collegamento tra via Dante e via dell’Eva con marciapiedi, pista ciclabile e alberatura. «Il nostro primo obiettivo è completare velocemente la demolizione della prima porzione degli ex Comboniani e di realizzare la nuova strada entro fine anno - spiegano i progettisti Vittorio e Marco Dal Zotto - Negli accordi con il Comune si è stabilito che la costruzione delle palazzine avvenga solo dopo aver consegnato alla città le opere pubbliche previste». Il piano urbanistico, fermo da oltre un decennio, ha ripreso forza tre anni fa grazie a un accordo di riqualificazione siglato da Comune e immobiliare Metrò Srl che dal 2006 vanta il diritto di costruire oltre diecimila metri cubi. Il vantaggio che ne ricava il Comune è di 265 mila euro, soldi che i privati verseranno all’ente sotto forma di lavori di demolizione e a copertura dei costi di realizzazione della nuova strada. Il Comune rimarrà proprietario di parte degli ex Comboniani - la chiesetta con annesso chiostro e l’ala centrale che si affaccia su via Dante saranno conservati - e dei 6.800 metri quadri di terreno che lo circondano. «Una volta completata la riqualificazione della zona - spiega il sindaco Gianni Casarotto - si potrà valutare come utilizzare al meglio ciò che rimane degli ex Comboniani. Ad esempio, si potrebbe pensare di trasformare la parte che ospita le ex celle dei religiosi in un ostello, mentre l’area retrostante potrebbe avere una destinazione sociale: c’è chi ha dimostrato l’interesse di realizzare una casa di riposo. In ogni caso, con l’abbattimento delle Officine e dei Comboniani, nonché del vicino Scalo merci, si sta finalmente riqualificando questa zona da tempo in mano al degrado, restituendo vitalità e vivibilità all’area tra la stazione, il centro e la Conca». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall'Igna

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