THIENE. Molti di loro non si ricordavano di aver firmato per più di una lista elettorale alle ultime elezioni comunali. E tantissimi non sapevano che firmare per più di una lista fosse un reato.
La legge, si sa, non ammette ignoranza; ma gli 81 thienesi che si sono ritrovati indagati per una doppia firma potrebbero cavarsela; sì, perché il pubblico ministero Luigi Salvadori, ha chiesto nei loro confronti l’archiviazione “per particolare tenuità del fatto”. Sono colpevoli, ma l’offesa commessa è talmente lieve da meritare secondo il magistrato il proscioglimento.
La paradossale vicenda nasce dalle elezioni comunali dello scorso 11 giugno. Alla competizione per la carica di sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale avevano partecipato tredici liste, ognuna della quali per poter partecipare aveva dovuto essere sottoscritta da non meno di 175 e da non più di 350 elettori. La sottocommissione elettorale di Thiene, presieduta dal vice prefetto Francesca Galla, aveva scoperto però le doppie firme ed era stata così obbligata a trasmettere l’elenco dei nomi alla procura di Vicenza, trattandosi di un probabile reato.