I cinque medici di Marano fanno fronte comune per assorbire temporaneamente i pazienti in carico alla dottoressa Soldà fino a fine gennaio, e da allora rimasti senza un riferimento in paese. La soluzione ad una problematica che sta creando non pochi disagi a centinaia di maranesi, è arrivata nel corso di un incontro che si è svolto in municipio tra il sindaco Marco Guzzonato, i medici di medicina generale operanti in paese e Francesco Calcaterra, direttore del Distretto 2 dell’Ulss 7. Con l'obiettivo di far fronte alle problematiche legate alla mancata sostituzione della dottoressa Liliana Bruna Soldà, andata in pensione lo scorso 31 gennaio, alcuni medici hanno deciso di aumentare il loro massimale di assistiti per poter così assistere quell'utenza alla quale rimarrebbe soltanto l'opzione di rivolgersi ai medici di Thiene.
Una soluzione da considerarsi temporanea, dato che l'aumento del massimale dei medici porta a un inevitabile impoverimento del servizio in termini di capacità di reale presa in carico dei pazienti da parte del medico. Rimane, dunque, l'urgenza di reperire il prima possibile un professionista che colmi il vuoto del recente pensionamento, anche in vista delle future cessazioni, che dovrebbero essere, al momento, coperte. Il sindaco ha chiesto inoltre che anche alle persone che hanno già effettuato il cambio verso Thiene sia data la possibilità, non appena si libereranno dei posti presso i medici maranesi, di ritornare ad avvalersi del medico di famiglia in paese.
Il sindaco ha inoltre proposto di istituire un servizio di prenotazione degli appuntamenti che sia autonomo e slegato dal call center generale dell'Ulss 7, così da ovviare alle difficoltà a comunicare con il proprio medico riscontrate dalla cittadinanza in questi mesi. Nello stesso incontro si è fatta anche una ricognizione di alcuni aspetti tecnici relativi alla connettività e ai programmi informatici, necessari all'avvio, la prossima estate, della nuova medicina di gruppo unificata “San Lorenzo”, i cui lavori inizieranno a marzo. Il progetto, nato in seguito alla collaborazione tra le due medicine di gruppo e il Comune, è stato approvato lo scorso novembre quando il consiglio comunale ha deciso di investire 230 mila euro nell'intervento di adeguamento dei locali e allestimento di sei ambulatori nella struttura di via Sant'Angelo, affiancati dal punto prelievi in via Aldo Moro.