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Zugliano

Crisi, via libera
al piano che aiuta
le famiglie

L'immagine di alcuni lavoratori impegnati in un'azienda metalmeccanica
L'immagine di alcuni lavoratori impegnati in un'azienda metalmeccanica
L'immagine di alcuni lavoratori impegnati in un'azienda metalmeccanica
L'immagine di alcuni lavoratori impegnati in un'azienda metalmeccanica

La giunta di Zugliano ha riconfermato l'accordo di programma con la Provincia per la realizzazione del progetto “Patto sociale per il lavoro vicentino”.

Un'iniziativa che mira ad aiutare quelle famiglie che, a causa della crisi economica, si sono ritrovate senza un'occupazione.

Anche in paese, infatti, negli ultimi anni sono sensibilmente aumentate le richieste economiche di aiuto da parte dei cittadini che, non avendo più un lavoro, faticano ad arrivare a fine mese.

«Queste situazioni – dichiara il sindaco Sandro Maculan – hanno la necessità di essere affrontate con nuovi strumenti che vanno oltre il mero assistenzialismo al fine di valorizzare al meglio quanto già esiste in ambito di politiche del lavoro, sociali e di assistenza. Diversamente dagli anni precedenti il piano si realizza solo attraverso azioni di inserimento lavorativo (tirocini) direttamente in azienda, per le quali viene predisposto un progetto formativo individuale a fronte di una borsa lavoro. Oltre al tirocinio è previsto un corso di formazione della durata di 12 ore in materia di disciplina del rapporto di lavoro, sicurezza sul lavoro e competenze relazionali».

L'indennità prevista è di 570 euro mensili, per una media di 30 ore settimanali per 5 mesi. Saranno, inoltre, corrisposti 60 euro per le 12 ore del corso di formazione.

«Sono esclusi dal progetto – continua il primo cittadino - i giovani con meno di 30 anni in quanto esiste già l'iniziativa “Garanzia Giovani” rivolta direttamente a loro. Da un punto di vista economico come Comune metteremo, dunque, a disposizione la somma di 3.300 euro quale cofinanziamento del piano, e dichiariamo la disponibilità a integrare fino a un massimo di quattro persone».

Silvia Dal Maso

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