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Sandrigo

Confraternita del Bacalà, compleanno speciale. Da 35 anni cultura e cibo

Il ministro Erika Stefani con i nuovi "ambasciatori" Palù e Gasparini assieme a Ciambetti, Rucco e Stivan (Foto D. Ciscato)
Il ministro Erika Stefani con i nuovi "ambasciatori" Palù e Gasparini assieme a Ciambetti, Rucco e Stivan (Foto D. Ciscato)
Il ministro Erika Stefani con i nuovi "ambasciatori" Palù e Gasparini assieme a Ciambetti, Rucco e Stivan (Foto D. Ciscato)
Il ministro Erika Stefani con i nuovi "ambasciatori" Palù e Gasparini assieme a Ciambetti, Rucco e Stivan (Foto D. Ciscato)

Trentacinque anni di bacalà, di tradizioni, storia, progetti e cultura che ruotano attorno al piatto più noto e amato della provincia.  «È con profonda commozione, che mi accingo a commemorare il 35° anniversario di fondazione della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina». Con queste parole, ieri sera, il presidente del gruppo, Luciano Righi, ha inaugurato la cerimonia ospitata da palazzo Marconi di Sandrigo. «Un ultimo atto ufficiale esterno prima di lasciare la presidenza della Confraternita dopo lunghi anni di servizio - ha aggiunto, riferendosi alle prossime elezioni del direttivo - in questa sala dedicata alla memoria del nostro fondatore, l'avvocato Michele Benetazzo». Proprio Benetazzo, negli anni '80 presidente della Pro Loco, «constatando la progressiva rarefazione del piatto tipico del nostro territorio e della nostra tradizione, la “polenta e bacalà”, riunisce un cenacolo di persone provenienti dai mondi della politica, dell’amministrazione, della cultura, dell’imprenditoria, del giornalismo, della gastronomia e della ristorazione per codificare, salvaguardare, rilanciare e diffondere l’originale e storica ricetta unica ed esclusiva del Bacalà alla Vicentina». Nasce così la Confraternita, costituita il primo marzo 1987 nella sala consiliare del Comune di Sandrigo.

«Una ricetta che vanta oltre 400 anni, ha una denominazione riferita al territorio, è stata tramandata per generazioni fino ai giorni nostri tanto da essere oggi riconosciuta fra i cinque alimenti della tradizione italiana nel circuito EuroFIR dell'Unione Europea e inserita nell'Elenco Nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali, considerati espressione del patrimonio culturale italiano», ha evidenziato Righi prima di lasciare la parola alle varie autorità presenti.

Il ministro Erika Stefani ha ricordato come «attorno al bacalà sia nata una cultura grazie al lavoro della confraternita», mentre per il presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, «la confraternita è un esempio di come fare promozione del territorio. Tra la fine di aprile e l'inizio di maggio verrà fondata l'associazione che porterà al riconoscimento della Via Querinissima come Itinerario Culturale Europeo». Per Francesco Rucco, presidente della provincia e sindaco di Vicenza, il gruppo sandricense «è animato da una passione e un amore verso una storia fatta di tradizione, non solo culinaria, ma che riguarda tutto il territorio». Un plauso alla Confraternita anche dal sindaco Giuliano Stivan per «aver portato il nome di Sandrigo nel mondo».

 

Marco Billo

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