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Comune virtuoso, ma il taglio è maxi

Tra le decine di sindaci vicentini esasperati per i tagli ai trasferimenti imposti dal Governo – quasi due milioni di euro in meno rispetto al 2019 - ce n'è uno più esasperato degli altri. È il primo cittadino di Zanè, Roberto Berti, che si è visto ridurre il fondo di solidarietà comunale dell'11,21%, passato da 297.858 euro a 264.446 euro, e che ora deve trovare il modo di reperire i 33.412 euro di differenza senza mettere a rischio i servizi Quella cui deve far fronte il Comune di Zanè è una riduzione consistente soprattutto se raffrontata alla media provinciale e in particolare a quella dei comuni dell'Alto Vicentino. Per fare qualche esempio Dueville ha subito un taglio dello 0,06% (615 euro), Villaverla dell'1,24% (6.434 euro), Salcedo del 2,84% (5.721 euro), Thiene del 5% (71.594 euro) e Carrè del 5,43% (23.597 euro). Per due amministrazioni il fondo di solidarietà comunale è stato invece aumentato: del 2,57 nel caso di Breganze (16.027 euro) e del 4,47% per Zugliano (21.491 euro). La logica che regola il Fondo dovrebbe essere quella della solidarietà. Comuni più ricchi trasferiscono nel fondo parte delle loro risorse, che vengono destinate alle amministrazioni in difficoltà. L'obiettivo è quello di ridurre complessivamente il divario tra i comuni italiani nella dotazione di risorse. «Il risultato invece è che i comuni più penalizzati sono quelli che più virtuosi - afferma sconsolato il sindaco Berti - Noi abbiamo sempre avuto i conti in ordine e cercato di contenere la pressione tributaria. Tanto che la nostra addizionale irpef allo 0,35 risulta essere tra le più bassa dell'intera provincia. Risultato? Ora dobbiamo pagare per la nostra bravura». Il Comune dovrà correre ai ripari e correggere il bilancio di previsione del 2020 già approvato lo scorso dicembre, trovando i 33.412 euro di buco lasciato dal Governo. Un'operazione tutt'altro che semplice perché si tratta di una somma significativa per un piccolo paese come quello di Zanè che conta 6.642 abitanti. «In pratica dobbiamo far saltar fuori 5 euro per abitante - spiega il sindaco Berti - e le strade per farlo sono essenzialmente due: tagliare la spesa corrente oppure aumentare l'addizionale Irpef. Nel primo caso significa diminuire i contributi alle associazioni, alle scuole, ai vari servizi che eroghiamo come ad esempio il prolungamento dell'apertura dell'ecocentro, il controllo del territorio da parte della polizia locale (sono 2.400 le ore di servizio garantite dai vigili, mille ore più di Zugliano). Inoltre nel corso dell'ultima conferenza dei sindaci del Distretto 2 dell'Ulss 7 è stato deciso di aumentare di un euro ad abitante il fondo destinato al sociale (passato da 23 a 24 euro pro capite), il che per noi significa dover trovare altri 6.500 euro, quindi complessivamente ne mancano circa 40 mila». Ma per Zanè potrebbe esserci ancora una speranza. Lo scorso 9 gennaio Roberto Berti, assieme ad una settantina di sindaci vicentini, ha preso parte ad una riunione in municipio a Vicenza indetta per discutere della riduzione dei trasferimenti. «Il giorno dopo - precisa Il primo cittadino - c'è stato l'incontro in prefettura con il sottosegretario all'interno Achille Variati che ha annunciato la possibilità di distribuire un tesoretto di 100 milioni di euro ai comuni più penalizzati. Speriamo davvero sia così». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall'Igna

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