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Ciclista travolta da un furgone Muore in ospedale

L’incidente è avvenuto in via Asiago chiusa per tre ore per poter effettuare i rilievi.  STUDIOSTELLA-CISCATO
L’incidente è avvenuto in via Asiago chiusa per tre ore per poter effettuare i rilievi. STUDIOSTELLA-CISCATO
L’incidente è avvenuto in via Asiago chiusa per tre ore per poter effettuare i rilievi.  STUDIOSTELLA-CISCATO
L’incidente è avvenuto in via Asiago chiusa per tre ore per poter effettuare i rilievi. STUDIOSTELLA-CISCATO

Travolta da un furgone e morta poche ore dopo il ricovero in ospedale. Non ce l'ha fatta Milanka Stevic, la ciclista di 59 anni coinvolta nell’incidente avvenuto ieri in via Asiago, lungo la vecchia Gasparona, a Sarcedo. Il suo cuore ha cessato di battere mentre si trovava ricoverata nel reparto di rianimazione del San Bortolo. Troppo gravi le lesioni riportate in seguito alla caduta sull'asfalto, alle 11.15, dopo essere stata centrata dall’Iveco condotto da Renato Nicoli, 61 anni, di Fara. Uno schianto violento avvenuto mentre la donna, che viveva a Breganze in viale dell'Artigianato 38, in sella alla sua bicicletta pedalava in direzione di Thiene. La stessa in cui viaggiava anche Nicoli, al quale è stata ritirata la patente ed è finito sotto inchiesta per omicidio stradale. Secondo la polizia locale Nevi intervenuta per i rilievi, l’autista non avrebbe rispettato le modalità di sorpasso, spostandosi troppo a destra della carreggiata nel tratto e nel momento fatali per la donna. Tutto è accaduto nel punto in cui via Asiago interseca il ponte sull’Igna, nel territorio di Sarcedo: lì dove ieri erano visibili, unici segni della tragedia, i cerchi rossi sull’asfalto tracciati con il gesso dalla polizia. Stevic, nata in Serbia ma da molti anni in Italia assieme al marito autotrasportatore e ai due figli grandi, era partita dalla sua casa di Breganze in bicicletta per compiere alcune commissioni. Lo stesso tragitto, almeno per qualche chilometro, del 61enne di Fara, che all’altezza della curva di via Asiago, in fase di sorpasso della due ruote, l’ha agganciata, facendola cadere rovinosamente. Un impatto improvviso che ha sbalzato la ciclista di sella con una violenza tale da causarle lesioni e traumi apparsi fin da subito gravi. Nell’immediatezza dell’accaduto la 59enne è stata aiutata, per quanto possibile, da alcuni automobilisti prima dell'arrivo del personale medico in ambulanza. I soccorritori, vista la complessità del quadro clinico, hanno richiesto l’intervento di un’eliambulanza che ha trasportato la donna al San Bortolo. Una corsa contro il tempo purtroppo vana: alle 16, Stevic è stata dichiarata morta. I suoi figli, come il marito, non si trovavano a Vicenza e sono stati avvertiti telefonicamente della tragedia. Nicoli sarebbe risultato negativo all'alcol test ma visto il drammatico epilogo la sua posizione cambia completamente perché ora sarà chiamato a rispondere del decesso della ciclista. Avvisato il pm Luigi Salvadori e la procura ha aperto un’inchiesta dopo quanto accaduto. Le operazioni della polizia locale, lungo via Asiago molto frequentata, sono andate avanti per circa tre ore comportando la chiusura del tratto fino alle 14. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giulia Armeni

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