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Thiene

Diplomati 14 nuovi tecnici casari: «È un mestiere che rinasce»

Concluso il corso al Ceccato. Dopo 30 anni sono state riattivate le lezioni, finanziate dalla Regione. Gli studenti hanno già trovato lavoro

A distanza di 30 anni dall’ultimo corso, Thiene diploma i suoi nuovi casari. Non accadeva infatti dal 1992 che la città sfornasse specialisti del formaggio, nonostante la sua antica tradizione casearia. Ed è proprio per raccogliere l’eredità della Latteria didattica “Pietro Marconi”, sorta nel 1926, e dell’Istituto lattiero caseario - due realtà che hanno formato decine di casari, molti dei quali operano tuttora in varie regioni d’Italia e anche all’estero - che l’anno scorso diversi enti hanno deciso di fare squadra e di avviare il primo corso post diploma vicentino di tecnico casaro. 

Il progetto è stato finanziato dalla regione Veneto

Il progetto, finanziato dalla Regione Veneto, ideato e progettato dall’Itet Ceccato e da Veneto Agricoltura in collaborazione con Cesar, ente di formazione di Confartigianato Vicenza, e Comune di Thiene, è durato 800 ore, al termine delle quali si sono diplomati 14 nuovi casari, già tutti al lavoro. Si tratta infatti di un mestiere ricercatissimo dal mercato: a livello vicentino nel settore lattiero caseario si contano 43 imprese, su un totale regionale di 156, che occupano ben 898 addetti, quasi un terzo del Veneto. 
Nonostante l’aumento della produzione e della notevole rilevanza economica il comparto da anni soffre della carenza di tecnici casari qualificati da inserire nelle aziende di trasformazione. Da qui la proposta del percorso formativo che si è svolto a Thiene da aprile a dicembre 2022 e che, se la Regione lo finanzierà di nuovo, potrà essere riproposto in futuro. 

Il sindaco Michelusi: «Ci auguriamo di ripetere questo corso»

«Questo percorso ha permesso di unire l’innovazione tecnologia alla tradizione casearia di Thiene - ha detto il sindaco Giampi Michelusi -. Ci auguriamo che si possa riproporre prossimamente la mostra lattiero casearia, inaugurata nel lontano 1948, perché fa parte della nostra storia e della nostra cultura». «Thiene è un territorio fertile per il settore caseario per cui questo corso non si poteva che svolgere qui - ha affermato Christian Malinverni, presidente del Raggruppamento di Thiene di Confartigianato -. Mi complimento con i ragazzi che hanno dedicato 800 ore alla loro formazione e crescita personale». «Se siamo qui ora a festeggiare questo risultato è grazie alla tenacia di tutti gli enti che ci hanno creduto e che hanno lavorato in team con determinazione - ha aggiunto la docente Luciana dal Maistro -. Un ringraziamento particolare all’amministrazione di Thiene nelle persone dell’ex sindaco Gianni Casarotto e di quello attuale Giampi Michelusi, per il sostegno che ci è sempre stato accordato in questi anni e per l’uso della foresteria che è stata messa a disposizione degli studenti che venivano da fuori regione». «Nonostante l’Italia sia il secondo Paese manifatturiero d’Europa, stiamo perdendo la capacità di usare le mani - ha sottolineato Carlo Pellegrino, presidente Cesar –. Mi fa quindi particolarmente piacere che 14 ragazzi abbiamo deciso di recuperare il lavoro manuale e di trasformarlo in arte».

Attestato anche al 90enne Cunico, non ritirò il diploma perché emigrato

Nel momento della consegna degli attestati ai 14 nuovi casari, Paola De Dea di Veneto Agricoltura ha voluto consegnare anche un diploma tardivo a Girolamo Cunico, 90 anni, di Schio. Cunico, che ha iniziato a 15 anni come garzone nel caseificio di Zugliano, è diventato uno dei più noti e rispettati esperti a livello internazionale. Ma quando terminò il corso all’Istituto lattiero caseario di Thiene nel 1952 non riuscì a ritirare il suo diploma - sul registro di allora c’è scritto “assente, emigrato” - che gli è stato ufficialmente consegnato ora, con 71 anni di ritardo. 

Alessandra Dall'Igna

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