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Carrè

Caos bancario, conti bloccati. «Maxi addebito di 234 miliardi»

Dover pagare 50 euro di spesa alla cassa e ritrovarsi di colpo un buco nel conto corrente «da 234 miliardi di euro». Duecentotrentaquattro miliardi, come dieci manovre finanziarie dello Stato italiano. Roba da far andare di traverso la zuppa ancora nel carrello e da temere il peggio per sé e per i propri discendenti, se non fosse che la cifra era talmente gigante da rendere l’inghippo tecnico - di questo si trattava - quasi grottesco. È successo a Ivan Vannella, di Carrè, e come a lui a tanti correntisti di Ing Direct Bank.

Bancomat, carte di credito e pos in tilt. Un mercoledì nero e complicato, lo scorso, per molti clienti di quell’istituto. Un errore tecnico del gruppo olandese che ha gettato nel panico correntisti in tutta Italia nella giornata del primo settembre. Il tutto per un disservizio legato alle notifiche a pagamento con alert, i messaggini che ti arrivano sul cellulare quando fai un'operazione di pagamento utilizzando il pos. Un disservizio che ha messo molte persone in allarme, perché non solo si sono ritrovati con il conto svuotato, ma addirittura hanno scoperto di avere ammanchi per miliardi di euro.

Uno dei vicentini vittime del disservizio è Ivan Vannella di Carrè che si è ritrovato al supermercato con un ammanco sul conto corrente di ben 234 miliardi di euro. «Mercoledì sera ero al supermercato e quando sono arrivato alla cassa ed era ora di pagare con il bancomat ho scoperto che non c'erano soldi nel mio conto corrente - racconta Vannella -. Preoccupato, dopo aver chiamato la moglie perché mi portasse i soldi in contanti per poter saldare il totale di circa 50 euro, mi sono subito attivato per comprendere cosa poteva essere accaduto. Ho guardato nel conto della mia banca Ing Direct Bank e ho visto che ero sotto di 234 miliardi di euro, soldi che ovviamente non ho approfondendo la questione, guardando la lista movimenti, ho capito che quell’ammanco di denaro era dovuto al servizio che ti avvisa con un messaggino quando fai un’operazione di pagamento con il bancomat, che costa 1,50 euro al mese. Allora ho provato a chiamare il servizio clienti della banca ma era fuori servizio. Dopodiché ho guardato la pagina Facebook della gruppo bancario e ho visto che molta gente si trovava nella mia situazione, chi aveva un ammanco di 60 miliardi di euro, chi di 200 miliardi di euro». Per 6 ore il malcapitato non ha potuto fare nessuna operazione bancaria, fino a quando alle 23 di mercoledì sera tutto è tornato magicamente a posto. «Mi ha amareggiato la mancanza di comunicazione da parte della banca che non si è preoccupata di avvisarci dell’accaduto», ha concluso Vannella.

A detta di Ing, invece, già il giorno stesso la banca avrebbe cercato di rispondere ai clienti anche attraverso il proprio canale Twitter scusandosi per l’errore tecnico. «Siamo al lavoro per risolvere nel più breve tempo possibile». Ing ha negato che la causa dell’inconveniente sia stato un attacco informatico, evidenziando che il caos sui conti correnti dei clienti sarebbe stato originato da «qualche zero di troppo». «Ci scusiamo per il disagio. L’anomalia è stata risolta dai nostri tecnici in poche ore e tutto è tornato a posto!», ha scritto Ing Italia il 2 settembre alle 12.57.

Silvia Dal Maso

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