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Sandrigo

Pensionato pestato brutalmente per strada: inflitti quasi tre anni all'aggressore

Sandrigo, pestaggio in strada

Il brutale pestaggio merita 2 anni e 8 mesi di reclusione. È la pena inflitta ieri mattina dal giudice Amedoro a Giuseppe Rutigliano, 39 anni, di Sandrigo, ritenendolo responsabile di lesioni pluriaggravate. La procura, con il pubblico ministero onorario Conte, aveva chiesto 4 anni e 7 mesi, mentre la difesa, con l’avv. Mario Allegra, chiedeva una pena più mite e ieri ha annunciato ricorso in Appello. L’imputato, già noto alle cronache, dovrà risarcire la vittima, l’imprenditore Arnaldo Pozzato, 75 anni, parte civile con l’avv. Stefano Peron, intanto con 7 mila euro di provvisionale e 3 mila di spese; il danno complessivo lo quantificherà il tribunale civile. La vittima dell’aggressione, volto conosciuto in paese per il suo impegno nel sociale, ha patito danni seri, in particolare alla vista, e non sta ancora bene.
La violentissima aggressione - che era stata immortalata casualmente da una telecamera era avvenuta nel pomeriggio del 27 febbraio di un anno fa in via IV Novembre, in centro a Sandrigo. Nei giorni precedenti era accaduto che il cane di Rutigliano ferisse, allungando il muso nella recinzione (è l’ipotesi di Pozzato) un’oca che girava nel giardino della vittima. La moglie dell’imprenditore aveva ripreso il proprietario; lui le avrebbe risposto male sputandole addosso. 
Quel giorno i due si erano incontrati per caso, a piedi, e iniziarono a discutere. Pozzato ha riferito che non appena riferì a Rutigliano di essersi recato dai carabinieri per il suo comportamento, l’altro lo aveva aggredito. L’imputato ha ribattuto invece di essere stato offeso. In ogni caso, la scena ripresa dalle telecamere è agghiacciante: dopo che passa un’auto della polizia locale, con gli agenti ignari di quanto sta per accadere, si vede Rutigliano colpire al volto con un pugno il pensionato, poi prendere la rincorsa e colpirlo ancora in volto. Pozzato cade a terra, e l’altro infierisce con due calci uno più forte dell’altro, tanto da fratturargli le costole. A quel punto intervengono altre persone, che tengono Rutigliano lontano dalla vittima, tramortita a terra. In aula hanno testimoniato, confermando la dinamica dell’aggressione - per la quale il magistrato contestava anche l’aggravante della crudeltà, per avere colpito una persona inerme a terra -, e con loro anche la titolare di un negozio di frutta e verdura che ha assistito alla scena dalla porta del suo negozio. Pozzato finì in ospedale; Rutigliano venne prima denunciato e poi arrestato; è tornato libero prima di Natale.
Il caso suscitò molto clamore in paese, e non solo, per la violenza del gesto, e intervenne anche il sindaco Giuliano Stivan, che ringraziò la magistratura. 

 

Diego Neri

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