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Bomba d’acqua sull’Alto Vicentino Ma è solo un test

Gli spacilisti impegnati nella storica chiesa di San Rocco a Thiene
Gli spacilisti impegnati nella storica chiesa di San Rocco a Thiene
Gli spacilisti impegnati nella storica chiesa di San Rocco a Thiene
Gli spacilisti impegnati nella storica chiesa di San Rocco a Thiene

Ottanta volontari provenienti da 10 comuni, tre diversi luoghi per cinque scenari di emergenza. A causarli una "bomba d'acqua". Questi i numeri della maxi esercitazione della Protezione civile dell’ATO 7 Alta Pianura andata in scena ieri mattina a Thiene, Sandrigo e sulle Bregonze. A scendere in campo per simulare le azioni coordinate di soccorso negli scenari sparsi del territorio del Distretto sono stati i gruppi di Thiene, Sandrigo, Carrè, Chiuppano, Zugliano, Fara, Marano, Dueville, Malo e Sarcedo che hanno così testato la tempestività della risposta e l’efficacia dell’impiego dei sistemi di gestione delle criticità idrogeologiche, idrauliche e meteorologiche a livello locale negli ambiti comunali e distrettuali. I volontari hanno affrontato e gestito cinque possibili scenari derivanti da una “bomba d’acqua”, con fasce di grandine e con precipitazioni molto intense, sull’ordine di 500 mm, nella zona Alto Vicentino, sopravvenute nelle ultime 24 ore. In particolare, i gruppi sono stati impegnati nell'esondazione di un torrente a Lupia di Sandrigo, nell’allestimento del campo base nel parco di Villa Fabris, nel salvataggio di opere d'arte all'interno della storica chiesa di S. Rocco a Thiene dove è stata ipotizzata la rottura del tetto, nella ricerca di due persone uscite alla ricerca di funghi in zona Bregonze che si sono perdute nella boscaglia, e nella bonifica in un raggio di territorio di 400 metri attorno all’abitazione di Rozzampia dove è stato segnalato un caso di contagio da West Nile. «Con passione e professionalità - dichiara Andrea Zorzan, assessore con delega alla Protezione civile - i volontari dei diversi gruppi sono da tempo impegnati per creare questa due giorni nel Distretto 7. L’esercitazione è stata impegnativa e complessa. Ha affrontato rischi purtroppo potenziali in questo territorio. Ringrazio tutti i volontari che hanno preso parte all'evento, tutti i Gruppi e le diverse associazioni ed enti che sono stati coinvolti. Far parte del “sistema di Protezione Civile” è un modo di esprimere un volontariato “particolare”, vicino al rischio e sempre in formazione». « Sapere che nel Distretto la collaborazione tra gruppi di volontari ed Amministrazioni pubbliche è reale e che vede in Thiene una “guida dei Comuni” è motivo di orgoglio e di sicurezza per i cittadini del territorio. A loro mi rivolgo per accogliere i volontari e magari avvicinarsi attivamente ai gruppi per essere futuri volontari attivi», ha detto. Oltre ai volontari di Protezione civile, sono stati coinvolti per le loro competenze e ruoli la sezione di Thiene “Luigi Campana” dell’associazione radioamatori italiani, la Croce Rossa di Thiene, la stazione di Vicenza 6ª delegazione speleologica Veneto Trentino Alto Adige – soccorso alpino e speleologico veneto, i vigili del fuoco volontari del distaccamento di Thiene, l’Ulss 7 e gli alpini del gruppo thienese, con il supporto del Lions alert team. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall'Igna

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