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«Bimbo come esca per rapinarmi» Picchiato 40enne

La zona in cui sarebbe avvenuto l’episodio. FOTO STELLA CISCATOI carabinieri intervenuti per ricostruire l’episodio. ARCHIVIO
La zona in cui sarebbe avvenuto l’episodio. FOTO STELLA CISCATOI carabinieri intervenuti per ricostruire l’episodio. ARCHIVIO
La zona in cui sarebbe avvenuto l’episodio. FOTO STELLA CISCATOI carabinieri intervenuti per ricostruire l’episodio. ARCHIVIO
La zona in cui sarebbe avvenuto l’episodio. FOTO STELLA CISCATOI carabinieri intervenuti per ricostruire l’episodio. ARCHIVIO

Impossibile non fermarsi vedendo un bambino sofferente seduto sul ciglio della strada. Peccato che quel bambino fosse soltanto un’esca usata per tentare di rapinare l’automobilista in transito che ne è uscito malmenato. Sull’episodio, denunciato in questi termini da un quarantenne di Calvene, stanno indagando i carabinieri di Thiene del capitano Massimiliano Amato. Secondo la drammatica denuncia raccolta dai militari, ieri intorno alle 7.30 in via Vivaro a Zugliano, in prossimità dei vivai Dalle Rive, zona frequentatissima da chi ama camminare in mezzo alla natura ma anche da chi preferisce schivare il traffico, l’automobilista ha notato il bambino, di un’età non definita ma sicuramente inferiore ai dieci anni, seduto sul ciglio della strada e con un’espressione sofferente. L’uomo non ha fatto in tempo ad accostare la macchina che sono sbucati due individui, descritti come provenienti probabilmente dall’Est Europa. Uno di loro si è avvicinato al bambino, l’altro all’auto e, senza lasciargli il tempo di capire cosa stesse accadendo, sono saliti in macchina, chiedendogli di essere accompagnati poco lontano per poter soccorrere il piccolo. Dopo un brevissimo tratto però sarebbero emerse chiaramente le loro reali intenzioni: nessun malore, ma l’unico obiettivo di derubare quel soccorritore divenuto improvvisamente vittima. L’uomo ha tentato di spiegare di non avere denaro con sé. I due, per rafforzare la loro richiesta, hanno iniziato a malmenarlo, per convincerlo a consegnare i soldi, mentre lui cercava di sottrarsi come poteva. Capito che probabilmente l’automobilista non aveva veramente denaro, i tre sono fuggiti a piedi, dileguandosi attraverso i campi. Poco dopo è arrivata la pattuglia dei carabinieri che ha raccolto la testimonianza dell’uomo e ha avviato le ricerche. L’automobilista nel frattempo si è rivolto al pronto soccorso che gli hanno riscontrato ferite guaribili in una ventina di giorni. Mentre sono relativamente frequenti le truffe dello specchietto, dove la presunta vittima finge di essere stata colpita per essere risarcita, è la prima volta che viene segnalato in zona un fatto del genere. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marialuisa Duso

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