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Aveva tentato la rapina, preso a Roma

Un fermo immagine di una telecamera di sicurezza che immortala l’uomo fermato dai carabinieriL'erboristeria di Zanè dove era stata tentata la rapina. FOTO BILLO
Un fermo immagine di una telecamera di sicurezza che immortala l’uomo fermato dai carabinieriL'erboristeria di Zanè dove era stata tentata la rapina. FOTO BILLO
Un fermo immagine di una telecamera di sicurezza che immortala l’uomo fermato dai carabinieriL'erboristeria di Zanè dove era stata tentata la rapina. FOTO BILLO
Un fermo immagine di una telecamera di sicurezza che immortala l’uomo fermato dai carabinieriL'erboristeria di Zanè dove era stata tentata la rapina. FOTO BILLO

Prima le minacce con un taglierino, poi la paura ma anche la capacità di reagire con una spinta prendendo alla sprovvista il rapinatore che si era dato alla fuga. Quattro mesi fa il capitolo si era chiuso così. Ora lo stesso malvivente che aveva provato a rapinare con un taglierino il proprietario dell'erboristeria “Bellezza della Salute” di Zanè è stato denunciato dai carabinieri della Compagnia di Thiene. Le indagini dei militari, che hanno visionato centinaia di immagini registrate dai vari sistemi di videosorveglianza sia pubblici che privati situati nelle vicinanze del negozio al civico 76 di via San Pio X, hanno portato all'identificazione dell'uomo che alle 18.40 del primo luglio aveva minacciato il titolare Fabio Cornale con una lama. Si tratta di Massimo Vanogi, 52enne di origini romane senza fissa dimora, già condannato per reati contro il patrimonio e contro la persona. LA TENTATA RAPINA. Vanogi pensava di riuscire a mettere a segno un colpo sicuro, soldi facili ottenuti in pochi minuti sotto la minaccia di un taglierino. È bastato però incappare nella reazione di Cornale, sentire le urla di una collega e il rumore di porte sbattute per farlo scappare dall'erboristeria a gambe levate in sella alla bicicletta con cui era giunto davanti alla vetrina. Immediato l'allarme al 112 che aveva avviato la caccia all'uomo. I militari in un primo momento avevano potuto contare anche sulla testimonianza del farmacista protagonista della tentata rapina che aveva sommariamente descritto il malvivente come « un uomo alto circa 1 metro e 65 centimetri, di corporatura minuta». LE INDAGINI. Il lavoro investigativo dei carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Thiene in 48 ore ha dato i suoi frutti. Grazie alla visione dei filmati di videosorveglianza è stato subito individuato il presunto rapinatore che in quel periodo, “in trasferta” dalla sua città di origine, aveva trovato appoggio logistico nella dimora di un pregiudicato residente a Zugliano. I militari hanno prima individuato la casa dove si era rifugiato il rapinatore e poi raccolto sufficienti indizi per poter eseguire - su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Vicenza - la perquisizione domiciliare. Nel controllo sono stati ritrovati tutti gli indumenti indossati dal sospettato durante il fallito assalto al negozio di Zanè, oltre ad una pistola giocattolo priva di tappo rosso che, secondo gli uomini dell'Arma, potrebbe essere stata utilizzata in altri assalti. L'ARRESTO. Sentendosi braccato, dopo pochi giorni Vanogi si è allontanato dall'Alto Vicentino per fare ritorno nella provincia di Roma. Il 26 luglio è stato però arrestato dagli agenti della Polfer perché una decina di giorni prima, assieme a un complice, aveva rapinato un passante rubandogli il borsello nei pressi della stazione ferroviaria di Ciampino. All'identificazione e alla perquisizione avvenuta nei primi giorni di luglio da parte dei militari della Compagnia di Thiene, sono seguiti ulteriori accertamenti che all'inizio di questa settimana hanno portato alla chiusura delle indagini. Attualmente l'uomo è stato denunciato per la tentata rapina ed è in attesa del processo in tribunale. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Billo

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