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Abusivi in casa, si indaga sugli affitti

L’edificio di via Marconi a Thiene dove da tempo vivono abusivamente due immigrati marocchiniUno dei due nordafricani che stanno occupando l’abitazione
L’edificio di via Marconi a Thiene dove da tempo vivono abusivamente due immigrati marocchiniUno dei due nordafricani che stanno occupando l’abitazione
L’edificio di via Marconi a Thiene dove da tempo vivono abusivamente due immigrati marocchiniUno dei due nordafricani che stanno occupando l’abitazione
L’edificio di via Marconi a Thiene dove da tempo vivono abusivamente due immigrati marocchiniUno dei due nordafricani che stanno occupando l’abitazione

Sulla vicenda della casa di via Marconi occupata abusivamente da due marocchini, obbligati a pernottarvi dalla misura cautelare di permanenza domiciliare notturna disposta dopo il loro arresto perché trovati in possesso di una settantina di grammi di hashish, sta tentando di fare luce anche la polizia locale del consorzio Nordest Vicentino.

«Stiamo effettuando degli accertamenti per verificare le dichiarazioni di una e dell'altra parte», spiega il comandante Giovanni Scarpellini. «Per ora è emersa la presenza di un intermediario all'inizio di questa vicenda, un nordafricano che ha messo in contatto la proprietaria dell'abitazione con coloro che poi hanno svolto i lavori richiesti dalla stessa. Sembrerebbe inoltre che per la tinteggiatura dei locali, la proprietaria avrebbe concesso un periodo di permanenza all'interno dell'immobile o uno sconto sull'affitto. La stessa, però, avrebbe anche proposto loro un regolare contratto di locazione. Tutto ciò è in fase di accertamento». Durante le attività di verifica che in questi giorni sta effettuando la polizia locale è emerso anche un altro particolare. Mohamed Bennoune non sarebbe in possesso di documenti validi e del permesso di soggiorno, così come l'altro “inquilino” Adil Chabab.

«Bennoune non ha una carta d'identità valida dal 2009, cioè da quando non gli è stato rinnovato il permesso di soggiorno perché c'erano, e ci sono, dei procedimenti penali in corso che lo coinvolgono. Senza carta d'identità non può intestarsi o firmare un regolare contratto di locazione», aggiunge Scarpellini. E aggiungendo a ciò le misure cautelari disposte recentemente dal giudice per le indagini preliminari – ovvero l'obbligo di dimora nel Comune di Thiene e l'obbligo di permanenza domiciliare notturna proprio nella casa al civico 13 di via Marconi – l'immagine che si delinea inizia ad essere chiara: un cane che si mangia la coda, con gli abusivi che non possono trovare un'abitazione alternativa perché privi di documenti e la proprietaria che al momento non avrebbe ancora sporto denuncia contro di loro. Per il sindaco di Thiene, Giovanni Casarotto, la questione porta con sé anche altre problematiche. «Thiene deve diventare il Far West? Dobbiamo arrivare all'anarchia? La proprietaria di questa casa doveva denunciare immediatamente l'occupazione abusiva, non rivolgersi ad una “squadra” per risolvere la questione», dichiara. «Quando una persona sbaglia bisogna applicare la legge: gli abusivi devono essere mandati via, ma per mano delle autorità competenti e seguendo le norme. Tutti devono rispettare le regole». Per il sindaco se ci fosse stata una denuncia immediata, oggi probabilmente l'immobile sarebbe già tornato in possesso della legittima proprietaria. «Come Comune ci è successo un episodio simile: avevamo concesso un'abitazione in comodato d'uso per un'emergenza abitativa. Gli inquilini non hanno rispettato i termini e dopo la nostra segnalazione in sei mesi la casa è stata liberata», sottolinea. Casarotto ha anche specificato che l'amministrazione comunale non porgerà la mano ai nordafricani che stanno occupando la casa di via Marconi. «Si tratta di abusivi, arrestati per spaccio e con precedenti», conclude.

Marco Billo

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