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Una messa in memoria di Spartacus

Kirk Douglas nei panni di “Spartacus”, protagonista del celebre film di Stanley KubrickLa chiesa di Ss. Trinità dov’è stato commemorato l’attore.  FOTO CISCATO
Kirk Douglas nei panni di “Spartacus”, protagonista del celebre film di Stanley KubrickLa chiesa di Ss. Trinità dov’è stato commemorato l’attore. FOTO CISCATO
Kirk Douglas nei panni di “Spartacus”, protagonista del celebre film di Stanley KubrickLa chiesa di Ss. Trinità dov’è stato commemorato l’attore.  FOTO CISCATO
Kirk Douglas nei panni di “Spartacus”, protagonista del celebre film di Stanley KubrickLa chiesa di Ss. Trinità dov’è stato commemorato l’attore. FOTO CISCATO

Domenica sera, alla messa delle 18 nella chiesa di Ss. Trinità, qualche fedele ha pensato di avere problemi di udito quando il sacerdote, tra un nome e l’altro di parrocchiani defunti da commemorare, ha letto un nome che non poteva passare inascoltato: quello di Kirk Douglas. Nel foglio appeso fuori dalle chiese dell’unità pastorale quel nome non c’è fra quelli ricordati ma un motivo c’è: la stella hollywoodiana è scomparsa in settimana, a foglietto già preparato. E quindi è stato aggiunto solo in quelli distribuiti in chiesa. Tutto vero. Un parrocchiano anonimo si è presentato in canonica, ha fatto l’offerta di rito per fare dire una messa in memoria di “Spartacus”, l’attore protagonista del celebre film di Stanley Kubrick sugli schiavi usati nelle arene come gladiatori e finiti crocefissi. A dire il vero Issur Danielovitch, noto anche come Isadore Demsky , nato ad Amsterdam il 9 dicembre 1916 e morto a Beverly Hills il 5 febbraio 2020 alla straordinaria età di 103 anni, diventato poi per i posteri Kirk Douglas, è passato alla storia anche per altri celebri personaggi rappresentati sul grande schermo, come Doc Holliday di “Sfida all’O.K. Corral” o il Vincent Van Gogh di “Brama di vivere”, per non parlare di Ulisse nell’omonimo italianissimo film accanto a Silvana Mangano. E non era cattolico, proveniendo da una famiglia di ebrei bielorussi. Ma non si sarebbe certo sottratto alla funzione religiosa che un suo fan scledense gli ha voluto dedicare. Gradita, pensiamo, anche all’altrettanto celebre Michael Douglas, perché al sacerdote si è raccomandato di rivolgere una preghiera anche al famoso figlio, «che non è più giovane ed ha avuto seri problemi di salute». Una preghiera per Michael e un ricordo per Kirk a poche ore dalla cerimonia degli Oscar dove è stato commemorato, lui che di candidature ne ha avute tre, ricevendo la statuetta alla carriera nel ’96. L’ultima stella della grande Hollywood, è stato definito, dimenticando che una certa Olivia de Havilland, la Melania di “Via col vento”, sua coetanea, è ancora viva. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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