Dopo l'unione sulla carta, i licei di Schio si uniscono anche materialmente. È in programma infatti la realizzazione di una passerella che andrà a collegare il liceo scientifico “Tron” e il liceo classico-linguistico “Zanella”. AGGREGAZIONE. La fusione tra i due istituti era stata ratificata dalla Regione all'inizio di quest'anno: ora il nuovo manufatto permetterà di agevolare il passaggio del personale e degli studenti da una sede all'altra. Il numero complessivo degli studenti raggiunge quota 1.600: sono 1.100 al “Tron”, 500 allo “Zanella”. Con il nuovo passaggio tutti potranno usufruire più agevolmente dei laboratori e delle peculiarità localizzate nei due plessi. LA SPESA. La Provincia ha previsto una spesa di 235 mila euro per l'opera, la quale è stata inserita nel bilancio di previsione 2020 di Palazzo Nievo, non ancora approvato. Il relativo studio di fattibilità prevede un passaggio che collegherà i due edifici all'altezza del primo piano, mediante un tunnel, in modo che docenti, alunni e personale della scuola potranno passare da una sede all'altra in modo più veloce e senza disagi legati ad eventuali condizioni meteorologiche avverse. Dopo l'approvazione del bilancio, inizierà la progettazione esecutivo-definitiva della passerella. IL PRESIDE. «In seguito alla fusione dei licei “Tron” e “Zanella” ci siamo posti il problema di pensare ad un passaggio coperto tra le due sedi – spiega il dirigente scolastico Silvio Grotto -. Ne ho parlato con un mio docente, il quale ha realizzato uno schizzo, poi ci siamo incontrati con i rappresentanti della Provincia, i quali si sono detti disponibili a procedere con l'opera. Questa darà la possibilità di far transitare i ragazzi e farli accedere ai laboratori che si trovano nei due edifici; un modo per ottimizzare le risorse». Le prime voci sulla fusione dei due istituti erano iniziate a circolare nell'ottobre dello scorso anno, per una proposta che arrivava da Comune e Provincia. Di fronte all'attuale calo demografico e alla conseguente riduzione del numero di iscritti, l'idea era quella di unire le due scuole, anche perché l'autonomia può essere mantenuta da un istituto con almeno 600 studenti e lo Zanella si attestava già sui 550 alunni. L'unione è stata dunque vista come strategia per garantire la sopravvivenza di entrambe le sedi, diventate così un unico istituto, con un solo dirigente scolastico, un unico consiglio d'istituto e un solo collegio docenti. • © RIPRODUZIONE RISERVATA