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Piovene Rocchette

Boccone di traverso, muore in birreria

Va con la famiglia a prendere qualche boccata di aria fresca all’antica Birreria Summano di Piovene Rocchette. Un boccone gli va di traverso, tentano in tutti i modi di soccorrerlo con le manovre di disostruzione ma sopraggiunge l’arresto cardiaco.

Così è morto l’altra sera Orfeo Marangoni, 82 anni, di Sarcedo, davanti a moglie, figlie nipoti. Disperati i tentativi di salvarlo ma quando è arrivato il Suem non c’era più nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Schio che hanno informato la procura sull’accaduto. Il magistrato ha dato l’immediato via libera per la riconsegna della salma ai familiari.

Intorno alle 19.30 la birreria Summano era gremita, come di consueto nel periodo estivo, da famiglie e gruppi di amici. Ecco la testimonianza di una commensale: «Abbiamo visto le cameriere muoversi tra i tavoli per chiedere se ci fosse un medico - racconta la donna -. Io mi sono girata e ho visto a una decina di metri un uomo cianotico, ma non sapendo fare la manovra di Heimlich, non me la sono sentita di intervenire».

Tra i presenti c’è anche chi ha deciso di prestare soccorso e molti si sono offerti di praticare le manovre salvavita. «Mi sono alzata dopo aver sentito che qualcuno stava soffocando - dice Enza, ex educatrice in pensione -. Ho fatto un corso di primo intervento e ogni tanto con un amico di mio figlio, che è infermiere, facciamo delle simulazioni. Così non dimentico come si fa». Arrivata al tavolo dell’ottantenne, si è subito resa conto che la situazione era seria: «C’era un signore che stava già praticando la manovra di Heimlich – spiega - perché pensavano che l’uomo non respirasse a causa di boccone andato di traverso». Mentre alcuni continuavano con le compressioni, un’altra persona ha chiamato il 118, che ha suggerito di stendere l’uomo a terra per iniziare il massaggio cardiaco. Enza ha capito che serviva anche la respirazione bocca a bocca e ha chiesto un imbuto: «Non ho contato i tempi e le respirazioni, andavo avanti e basta. Abbiamo anche provato a tagliare una bottiglietta di acqua per soffiarci dentro, ma l’imboccatura era troppo larga e non siamo riusciti a inserirlo tra i denti dell’uomo». Poco dopo sono arrivate due infermiere che cenavano in un tavolo vicino e hanno proseguito il massaggio cardiaco fino all’arrivo dell’ambulanza e dei carabinieri. I militari hanno chiesto alle cameriere delle tovaglie da legare insieme per formare un cordone e tenere lontani i presenti. Purtroppo a nulla sono valsi gli sforzi dei sanitari. 

Mauro Sartori - Greta Dircetti

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